È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
I lati oscuri del fotovoltaico a Ragusa
22 Gen 2011 17:16
Ogni anno le famiglie ragusane versano oltre 1,5 milioni di €, con il pagamento della bolletta elettrica, per finanziare la produzione di energia rinnovabile. Per l’intera provincia l’importo versato supera i 5 milioni di €. Eppure di queste somme ne beneficiano quasi esclusivamente i grandi impianti fotovoltaici ed eolici, spesso appartenenti a società straniere. Poco o nulla ritorna alle famiglie ragusane perché nessuna istituzione pubblica le informa sui vantaggi delle energie rinnovabili. Oggi un investimento nel fotovoltaico per una famiglia comporta un rendimento superiore al 10% annuo garantito dallo stato, molto più di qualsiasi investimento finanziario. Per un impianto da 3 kW bastano sette anni per ammortizzare l’impianto e poi per 13 anni si avrà una rendita annua di più di 1800 € più una bolletta elettrica pari quasi a zero.
I comuni invece preferiscono aiutare le grandi imprese, come è successo nel caso del ricorso al TAR sul piano paesistico al comune di Ragusa, che si è costituito accanto alla SES e alle grandi società fotovoltaiche straniere che nulla portano al territorio. Nulla invece per le famiglie e per le imprese locali che si avvantaggerebbero molto di un mercato locale fatto di piccoli impianti, in termini di fatturato ed occupazione.
Eppure il comune di Ragusa ad aiutare le grandi imprese fotovoltaiche ed eoliche non ha nulla da guadagnarci. Infatti le linee guida sulle energie rinnovabili dello scorso anno vietano la monetarizzazione delle misure compensative e permettono solo interventi di miglioramento ambientale correlati alla mitigazione degli impatti riconducibili al progetto. E comunque le misure compensative non sono mai automatiche, sono solo eventuali, sono definite in sede di conferenza dei servizi, sentiti i comuni, e non possono essere fissate unilateralmente da un singolo comune, come ha fatto il comune di Ragusa. Quindi tutti i milioni di euro millantati dal comune di Ragusa a seguito della costruzione di grandi impianti di energia rinnovabile non esistono. Ma allora qual è il motivo di questo grande interesse del comune di Ragusa per le grandi imprese ? (m.a.)
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Aggiungiamo una nota a quella di Legambiente: Tutti gli enti cui sono demandate le pratiche per il fotovoltaico, Enel in testa, fanno a gara in burocrazia per ritardare l’allaccio alla rete. Per ogni documento che secondo loro non è realizzato a regola d’arte, rinviano di 2O giorni lavorativi le pratiche. Roba da denunzia penale per omissione di atti d’Ufficio. (f.p.)
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