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I GIORNALISTI IN ERBA ALLE PRESE CON L’INTERVISTA AL DIRETTORE DI RAGUSA OGGI
11 Apr 2016 14:47
I ragazzini del Corso di Giornalismo della Direzione Didattica Paolo Vetri-Cesare Battisti, diretta dalla Professoressa Beatrice Lauretta, hanno incontrato il direttore di Ragusa Oggi, Franco Portelli per un’intervista. Gli alunni, tutti delle classi quinte della Scuola Primaria, sono i “Giornalisti in erba” che su questo quotidiano on-line hanno una rubrica a disposizione per pubblicare i loro articoli sotto l’occhio vigile della loro referente, la giornalista Giovannella Galliano, insegnante del Corso che loro stanno seguendo dal mese di febbraio. Il dottore Portelli ha voluto incontrarli durante l’ora di lezione per congratularsi con loro per gli articoli interessanti che settimanalmente inviano in redazione. Dalle domande è venuta fuori la storia di Franco Portelli giornalista, dagli esordi, a 18 anni nel 1958 al Messaggero, ad oggi. Così alcune delle domande e le risposte del direttore.
1)-Quando ha avuto inizio il giornale Ragusa Oggi ?
R- “Ragusa Oggi ha aperto 6 anni fa. Eravamo 49 collaboratori ma man mano che si sono scritti all’albo se ne sono andati via”.
2)-Con che criterio scegliete un articolo?
R- “L’articolo si sceglie perché c’è un evento dietro su cui riferire. Inviamo i nostri collaboratori o corrispondenti per seguire quel determinato evento e se poi risulta una notizia importante va in apertura altrimenti finisce in pagina a seconda del settore: cronaca, cultura, ecc”
3)- Preferisce fare il giornalista o il direttore?
R- “Io vorrei fare solo il giornalista perché come direttore lavoro 18 ore al giorno e devo visionare gli articoli di 38 collaboratori”
4)- Come avviene l’impaginazione su un giornale cartaceo e su quello on-line?
R- Su carta l’impaginazione la fa il tipografo dopo che passa dal caporedattore, mentre on line il giornale viene impaginato da un tecnico dopo la mia visione”
5)- Per quale motivo hai scelto questa professione e quando hai iniziato?
R-”. La mia professione inizia a 18 anni nel ‘ 58 quando appena fresco di diploma mi reco a Roma e chiedo al quotidiano il Messaggero se per caso avevano bisogno di un giornalista. In via del Tritone, sede del Messaggero, però, non mi hanno neanche considerato più di tanto dicendomi che se volevo potevo fare lo sport recandomi a mie spese a Frosinone. Li , però, mi sono scontrato con Pier Paolo Pasolini che mi ha fatto fare quasi uno scoop. Gli ho detto che volevo intervistarlo per sapere cosa aveva in mente di fare. Mi disse che di li a poco si sarebbe dato al cinema. Ho proposto il pezzo al Messaggero e il giorno dopo, il 7 settembre del 1958 esce in prima pagina l’articolo a mia firma con un titolo: “Pier Paolo Pasolini si da al cinema?” L’indomani incontro in piazza Barberini l’autore di “Cristo si è fermato ad Eboli”, Carlo Levi. Gli dissi: “ maestro gliela posso fare un’intervista? E lui mi disse di no perché era stufo dell’Italia e voleva andare a vivere in Francia. Questa fu una notizia che proposi al Messaggero nuovamente. Così scrissi anche questo articolo e quelli del Messaggero mi dissero: “ Tu devi fare per forza il giornalista perché hai una fortuna ..enorme”. E così fu, fino ad oggi!”
6)- Ti è mai capitato di pubblicare una “bufala”?
R- “Si certo!..una volta ho incontrato una persona che mi ha dato una notizia su un tizio che era stato arrestato. Non era vero. Ed io non mi sono preso una querela perché quel tizio era stato solo fermato e non arrestato dai carabinieri. Differenza enorme ed io ho rischiato tanto”
7)- Qual è l’argomento più trattato?
R-“ La politica e la cronaca purtroppo, anche se noi non apriamo mai con la nera. Ma anche la cultura è molto gettonata nel nostro giornale”
8) Ti sono arrivati molti complimenti per i nostri articoli sulla “rubrica giornalisti in erba”?
R- “Tantissimi. Siete molto bravi e grazie alla vostra referente io non ho bisogno di correggerli. Ma li leggo con piacere. Complimenti a tutti quanti anche per gli argomenti trattati. Bravi!
9) Come arrivano le notizie alla redazione?
R- “Dai corrispondenti locali ma , anche dalla Turchia , da Parigi, da Roma, Palermo, Catania. In base agli eventi che accadono in quelle zone loro mandano le notizie che io vado a valutare se pubblicare o meno”
10) Di cosa vive un giornale on-line visto che non può essere comprato?
R-“Di pubblicità ma sono tempi duri”
11) E’ più letto il giornale cartaceo o quello on-line? Quanti sono i lettori di Ragusa oggi?
R-“ Oggi è più letto quello on-line, pensate che noi abbiamo il record di 28.000 lettori più 3263 abbonati. Quello cartaceo qui a Ragusa arriva a vendere massimo 400 copie.”
12 )-Ci sono più adulti o ragazzi che scrivono su Ragusa Oggi?
R_ “Sono quasi tutti adulti. Si può iniziare a 16 a fare pratica, scrivere almeno 108 articoli in 2 anni sotto la super visione del direttore, fare gli esami e poi a 18 anni iscriversi all’ordine dei giornalisti e quindi poi poter scrivere in tutti i giornali. Voi siete sulla buona strada e fra sei anni potete cominciare a fare pratica se decidete di voler fare i giornalisti. “
13- Ti è mai capitato di fare degli scoop?
R_”Pochi per la verità ma quello dei missili a Comiso è stato mio. Si, le prime foto le ho scattate da una palazzina vicino allo scalo merci della stazione e poi tutti i giornali le hanno volute. Mi ero appostato li da molte ore, anche di notte, ma alla fine ho avuto lo scoop per la televisione “
14) Alcuni giornalisti per voler esprimere la verità o la propria opinione sono stati uccisi. Un commento su questo problema che ancora oggi affligge la stampa
R- E’ un grosso rischio che corriamo molti giornalisti; anche io a volte ho dovuto stare attento perché forse “ho calpestato i piedi” a qualcuno per voler dire la verità. E’ il dramma che oggi viviamo noi giornalisti perché significa che non c’è libertà e garanzia per i cittadini. Adesso poi abbiamo assistito a certe trasmissioni in cui hanno chiamato a parlare in tv il figlio di Riina e ..mi fermo qui perché sono disgustato per parlarne!”
La foto ricordo tra i banchi ha chiuso l’intervista dei piccoli giornalisti in erba e l’augurio del direttore Portelli per il loro futuro da “cronisti” li ha emozionato tanto.
* La redazione di “Giornalisti in erba”
* In redazione:
Nicolò Battaglia, Paolo Battaglia, Federico Firrincieli, Flavia Distefano, Flavio Ferrara, Enki Hoxhaj, Saimon Kodra, Simone Morando, Maria Flavia Tumino, Antonino Ilardo, Bruno Canzonieri, Fausto Dimartino, Maria Biazzo, Karol Mascara, Nicolò Occhipinti Francesco Arezzo, Leonardo Leggio, Morena Cappello, Giulia Cicardo, Valentina Iacono, Valeria Longiave, Arianna Vitale, Nina Cascone, Mattia Zecchin
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