I GIORNALISTI DI RAGUSA OGGI PER LA MODIFICA DELLA LEGGE SULLA STAMPA

Alcuni pronunciamenti autorizzati alla pubblicazione potete vederli sulla fascia dei commenti alla richiesta della direzione del nostro quotidiano. Altri che ricalcano lo stesso tenore sono arrivati da parte dei colleghi che quasi nella loro interezza pur dichiarandosi contrari alla galera per un reato di diffamazione a mezzo stampa compensabile ampiamente con  un istituto che si chiama Rettifica fatta nella stessa pagina, con lo stesso rilievo, con eguale dimensione grafica e contenutistica che vuol dire, detto con chiarezza ed immediatezza, che ci siamo sbagliati, deve ritenersi bastevole.

Ma di fronte ad un falso mai rettificato ma con la conseguenza di una detenzione, sia pure ai domiciliari, sproporzionata, nessuno di noi se la sente di giustificare o dimostrare  vicinanza a Sallusti che assieme a Farina e a chi avrebbe commissionato quella grande ammucchiata di false notizie e delle accuse lanciate a presunti nemici dei padroni NO; per cui si allo sciopero ma nessun altra proposta di giustificazione per il collega del Giornale.

A questo punto pensiamo alle vere riforme della professione di giornalista nel nostro Paese a cominciare da martedi prossimo quando viene al pettine la legge  sul famoso indennizzo equo per free lance e collaboratori mediante il quale tutti i piccoli giornali come il nostro dovranno chiudere in quanto noi un milione di euro ogni anno solo per pagare i colleghi proprio non li abbiamo.

Ed allora pensiamo  prima al futuro dei nostri giovani giornalisti che con immensi sacrifici stanno iniziando la loro carriera giornalistica e forse in ultimo a Sallusti che peraltro agli arresti domiciliari presso la Santanchè non dovrebbe passarsela poi tanto male.

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