I genitori di Alessio e Simone: “Li hanno uccisi due volte”

Parole dure e di sconforto arrivano dopo la sentenza che ha visto la condanna di Rosario Greco a nove anni di carcere. In aula, erano presenti anche i genitori dei due cuginetti uccisi, Alessio e Simone D’Antonio che, alla lettura della sentenza, sono scoppiati in lacrime.

“Hanno ammazzato i nostri figli per la seconda volta”, dichiarano, come riportato da Repubblica Palermo e aggiungono: “E’ assurdo, chi sale in macchina drogato e ubriaco è un criminale e merita l’ergastolo. Si divertivano a gironzolare per la città in quello stato. Il ministro Bonafede ci aveva promesso che cambierà la legge. Deve cambiare la legge, ce lo aveva promesso; almeno varrà per gli altri, in futuro”.

Greco è stato accusato di omicidio stradale e ha chiesto il rito abbreviato. I genitori dei cuginetti e il comune di Vittoria, costituitosi parte civile, avevano chiesto che venisse considerato come capo d’imputazione l’omicidio volontario con dolo.

Per i genitori è un’occasione mancata perchè sarebbe potuta essere l’occasione per modificare una normativa, intitolarla ai due cuginetti (come avevano promesso molti politici arrivati a Vittoria in seguito al tragico evento) e modificare così la normativa, prevendendo un’ipotesi diversa. Purtroppo, nulla è stato fatto. Rosario Greco, figlio di Elio Greco (considerato un pezzo dal 90 nella criminalità vittoriese), era in auto con altre tre persone la sera della strage ed aveva bevuto e assunto cocaina.

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