È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
I FORCONI FERMANO UN TENTATIVO DI SFRATTO A DONNALUCATA
24 Mag 2016 11:44
Ancora una volta i Forconi in prima linea per difendere il diritto alla casa e i diritti alla dignità. Questa mattina un gruppo di rappresentanti dei Forconi, tra cui il referente di Scicli, Giorgio Ditommasi e quello di Modica, Piero Bellaera, in prima linea per fermare lo sfratto forzato che vedeva letteralmente buttati fuori dalla loro unica abitazione in via Lecce 5 a Donnalucata, un’anziana donna di 82 anni, gravemente malata di cuore e il figlio cinquantenne disoccupato. I Forconi hanno cercato di far mantenere la calma tra le parti, in una situazione così drammatica e di intermediare per prendere tempo. Nonostante questo, quando l’incaricato per lo sfratto, ha insistito perché la donna, Vincenza Giangrasso, lasciasse la casa, l’anziana è stata colta da malore e i Forconi hanno immediatamente chiamato un medico che ha dichiarato l’impossibilità per la donna di lasciare la casa in quelle condizioni. La donna soffre infatti di ipertensione ed è malata di cuore, per cui è già stata operata. Vive nella casa con il figlio cinquantenne, disoccupato, che si prende cura di lei, tra molti sacrifici. Lo sfatto è ora solo rinviato, il giudice deve, infatti, stabilire la nuova data per l’esecuzione coatta. Nel frattempo i Forconi, sostenendo la famiglia, si rivolgeranno al Prefetto di Ragusa perché accolga la richiesta della donna e del figlio, di poter continuare a vivere nell’abitazione, versando mensilmente un canone d’affitto al nuovo proprietario, uno sciclitano. L’uomo, che si è aggiudicato all’asta l’abitazione per 29mila euro, a fronte del valore dell’immobile di 79mila euro, non sembra, ad oggi, intenzionato ad accogliere la richiesta. Per questo motivo la famiglia chiede l’intervento del Prefetto nella salvaguardia dei diritti più semplici: quella della dignità. La donna così anziana e malata non ha infatti, nessun altro posto dove andare. Una situazione disperata.
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