I dati statistici: entro l’8 dicembre, la provincia di Ragusa sarà la più contagiata, superando Palermo

Entro i prossimi trenta giorni i posti letto Covid occupati in Sicilia saranno 3.300, e 470 le terapie intensive utilizzate. E’ la previsione, riportata da sanitainsicilia.it, elaborata da Giuseppe Natoli, dell’ufficio statistica dell’ospedale Civico di Palermo.

“Osservando in prima battuta i dati osservati – scrive tra l’altro Natoli – e’ sempre piu’ chiaro che in questa seconda ondata la nostra regione sta subendo un attacco piu’ massiccio rispetto la prima, e non mi riferisco ai casi totali (evidentemente maggiori a causa di un numero maggiore di tamponi) ma ai pazienti positivi che necessitano di ospedalizzazione.

LEGGI ANCHE  LA PROVINCIA DI RAGUSA OGGI SFIORA I 2000 POSITIVI

Nella prima ondata non si sono superati i 650 posti letto dedicati, a dispetto dei 1427 ad oggi occupati. Una curva che non intende appiattirsi ma, al contrario, impennarsi. Analizzando i dati con un occhio rivolto a 30 giorni, il modello previsionale elaborato non lascia dubbi, secondo un approccio ottimistico per il giorno dell’Immacolata Concezione i posti letto occupati in Sicilia per COVID-19 potrebbero essere 3300.

Un modello che nell’ultimo mese e’ riuscito gia’ a prevedere con precisione il fenomeno, testimoniato anche dal valore del coefficiente di determinazione (R2=0,9912) prossimo al valore massimo 1″ Quanto alle terapie intensive, nella prima ondata “non siamo arrivati neppure ad 80 posti di terapia intensiva, oggi invece siamo a quota 177 e, anche in questo caso, la curva non intende appiattirsi. Prevedendo anche questi dati fra 30 giorni, il modello elaborato e’ lapalissiano, l’8 dicembre i posti di terapia intensiva occupati in Sicilia per COVID-19 potrebbero essere 470”.

La provincia di Agrigento, prosegue Natoli, continua ad avere “il numero minimo di casi totali (288 positivi per 100.000 abitanti) mentre nella triste classifica, la provincia con piu’ casi positivi non e’ piu’ quella di Palermo ma quella di Ragusa (909 ogni 100.000 abitanti)”.

Natoli conclude: “E’ ovvio che tutte le previsioni non tengono conto né della stretta in vigore da venerdì, né di un probabile lockdown-bis nazionale, anche se gli effetti non si dovrebbero vedere prima di 20-30 giorni. In conclusone, in una Sicilia arancione con troppa gente ancora in strada, il rischio di uno scenario pesantissimo purtroppo non è soltanto un disegnino da esorcizzare”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it