I COMPONENTI DELL’OSSERVATORIO PERMANENTE SULLA TASSA DI SOGGIORNO ISTITUITO IN SENO AL COMUNE DI RAGUSA DICONO NO AL PIANO DI UTILIZZO PREDISPOSTO DALLA GIUNTA PER L’ANNO 2016

Totale disaccordo sul piano di utilizzo dell’imposta di soggiorno del Comune di Ragusa per l’anno 2016. E’ questo l’oggetto di un documento, inviato al sindaco e all’assessore con delega al Turismo, firmato dal presidente  dell’Osservatorio permanente, Giuseppe La Rosa, dal vicepresidente di Federalberghi Ragusa, Giovanni Occhipinti, dal presidente della sezione Ascom di Ragusa, Salvo Ingallinera, dal direttore di Confindustria Ragusa, Giusi Migliorisi, dal presidente  Cna sede Territoriale  di Ragusa, Giorgio Biazzo, dal presidente Citur, Mario Papa e dal presidente Adiconsum Ragusa-Siracusa, Gianni Cerruto. “Non riteniamo opportuno – è spiegato nel documento – che siano state tolte risorse alla promozione turistica (stampa brochure, educational, press tour) ed alla tratta aerea. Inoltre, ci troviamo in netto disaccordo con la destinazione della somma di 100.000 euro per suffragare manifestazioni che non hanno alta valenza di promozione turistica. Le associazioni di categoria e i componenti dell’Osservatorio permanente avevano già sottoscritto, dopo essersi riuniti, un documento che hanno portato sul tavolo dell’organismo e che intendiamo riconfermare. L’Amministrazione aveva presentato il piano al tavolo tecnico dell’osservatorio permanente che ha analizzato gli interventi previsti, sentito le osservazioni portate dal rappresentante della maggioranza e preso atto delle conclusioni dell’assessore con l’esplicitazione della ripartizione delle somme”. Dopo avere constatato come l’Amministrazione comunale abbia assunto decisioni unilaterali senza aver considerato alcuna proposta, né tenuto conto delle osservazioni dei componenti dell’osservatorio permanente, i quali nelle precedenti convocazioni avevano ampiamente discusso e legittimamente individuato soluzioni condivise nell’interesse della collettività per implementare il turismo a favore dell’economia territoriale, i firmatari del documento chiariscono che, se non saranno trovati punti di convergenza, ritenendo altresì che tale tavolo tecnico sia stato privato del ruolo e della valenza in quanto tale, esamineranno la possibilità di dimettersi dall’organismo, con comunicazioni anche a mezzo stampa del mancato accordo. Fanno inoltre appello al Consiglio comunale affinché le eventuali previsioni iniziali possano essere in qualche modo modificate seguendo le indicazioni dell’osservatorio permanente.

 

 

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