I borghi siciliani aprono le porte di centinaia di tesori nascosti: in provincia, appuntamento a Giarratana e Monterosso

Si potrà ascoltare un concerto in un eremo al tramonto o visitare una cava di marmo e scendere con gli speleologi in una grotta piena di stalagmiti; imparare a cucinare un dolce tradizionale con le donne del borgo, fare yoga con le mucche; perdersi tra merletti di stucco, bassorilievi delicati, castelli arabi e torri fortificate; andar per laghetti, per sentieri, seguire un’ex ferrovia o raggiungere una misteriosa città sicana sulla vetta; contare quanti borghi possiedono un rabat arabo e quanti un castello federiciano; salire su una barca e perdersi tra due mari, camminare sulla Via Francigena, capire che i terreni tolti alla mafia possono richiamare i giovani nell’Isola. E soprattutto scoprire i luoghi e le tradizioni che sono testimoni dell’emigrazione in Sicilia: musei, conventi, artigiani, luoghi di memoria che gettano un ponte con gli 8 milioni di siculo-discendenti sparsi per il mondo.

Perché la Sicilia si scopre mettendo in campo tutti e cinque i sensi, nessuno escluso. Quest’anno il festival Borghi dei Tesori non solo anticipa la sua quarta edizione alla primavera, stagione in cui ognuno di questi 46 piccoli comuni è un tripudio e di natura, fiori, sagre, feste; ma si lega con forza all’Anno del Turismo delle radici, progetto del Ministero degli Esteri attraverso la sua antenna territoriale, Italea Sicilia, guidata da Laura Anello, presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori.  

Durante i tre weekend del Borghi dei Tesori Roots Festival si potrà fare tanto, tantissimo: dal 10 al 26 maggio, i venerdì dedicati soprattutto alle scuole, sabato e domenica per tutti. 46 borghi  sparsi come tessere di un unico mosaico siciliano, circa 500 tra siti, passeggiate ed esperienze e molti giovani coinvolti per raccontare una Sicilia del tutto sconosciuta che va dalle Madonie ai Nebrodi, dai Sicani agli Iblei, da una punta all’altra dell’Isola.

I borghi di questa edizione 2024 – coordinata da Michele Ruvolo con Giovanna Cirino, Marco Coico, Alessandra Fabretti, Alida Fragale – rappresentano tutte e nove le province siciliane: sono Alcara Li Fusi, Balestrate, Baucina, Bisacquino, Bompietro, Buccheri, Burgio, Calascibetta, Calatafimi Segesta, Caltabellotta, Cammarata, Camporeale, Centuripe, Cassaro, Chiusa Sclafani, Ciminna, Collesano, Contessa Entellina, Custonaci, Delia, Frazzanò, Gangi, Geraci Siculo, Giarratana, Giuliana, Isnello, Licodia Eubea, Mirto, Montelepre, Monterosso Almo, Montevago, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Pettineo, Piedimonte Etneo, Pollina, Portopalo di Capo Passero, Prizzi, Sambuca di Sicilia, San Piero Patti, Santo Stefano Quisquina, Siculiana, Sutera, Trappeto, Valledolmo, Vallelunga Pratameno.

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