HANNO LAVORATO NELL’ATRIO COMUNALE SUL TEMA LE FATICHE DI ERCOLE

Il Centro Studi sulla Contea di Modica ha presentato Domenica primo Agosto nella fastosa cornice dell’atrio comunale di Modica una lodevole iniziativa: il Primo Simposio di Scultura che si è tenuto da domenica 25 luglio a domenica I° agosto. Cinque gli scultori di fama internazionale che hanno partecipato: Orazio Barbagallo, Matteo Cannata, Martin Gerull, Koh-Emon Hattori, Alfredo Mazzotta.  Gli artisti hanno lavorato all’atrio Comunale  blocchi di pietra calcarea del Val di Noto affiancati da studenti del Liceo Artistico di Modica. Il tema unico per tutti, è stato individuato ne “Le Fatiche di Ercole”. “Con questo si è voluto principalmente puntare i riflettori sulla preziosa scultura in bronzo ancora poco conosciuta che è l’Eracle di Cafeo ospitata al museo di Modica” così spiega le ragioni della scelta del tema il presidente del Centro Studi Paolo Failla. Il simposio, inoltre, ha puntato i riflettori sulla pietra modicana messa a disposizione da alcune ditte della Città:  “pietre di cui è ricco il territorio di Modica  e che costituiscono un prezioso materiale per i monumenti della città che in passato ne ha saputo valutare la  naturale bellezza” così il Sindaco di Modica, Antonello Buscema. “Un evento importante, indubbiamente, che pone l’accento sulla Modica positiva e propositiva, in forte contrasto con quegli eventi nefasti che negli ultimi anni hanno contribuito a dare una immagine negativa della città” così il vice Sindaco Enzo Scarso. Le cinque sculture consegnate al Centro Studi saranno date al Comune perché arricchiscano e impreziosiscano la città. Una delle cinque opere verrà data alla Provincia Regionale di Ragusa che ha sostenuto attivamente l’iniziativa.  In particolare si tratta dell’opera del Maestro Orazio Barbagallo, denominata “Sguardo ad Oriente” raffigurante una maternità. Un monolite di rara intensità espressiva che, nella eleganza delle linee, riesce a donare all’osservatore il piacere di forti emozioni principalmente connesse alla natura stessa del concepimento. Essa può creare un segnale forte di continuità storica fra la recente neo-provincia e la multisecolare Contea di Modica da cui è derivata, in una sorta di filiazione che continua a rivolgere la sua attenzione verso il Mediterraneo ed i popoli orientali. Le altre opere presentate alla cittadinanza rimarranno in citta: l’opera del Maestro Martin Gerull, denominata “L’occhio di Ercole”, vive di un grande senso di unicità e di sviluppo armonico delle proporzioni. L’opera del Maestro Matteo Cannata, denominata “Rinascita” : scultura che sa fare sintesi fra i modelli neoclassici ed il post-moderno senza scadere nel banale. L’opera del Maestro Alfredo Mazzotta, denominataReperto”,  intrisa di una forte sensualità, quasi mistica, a rappresentare l’origine della vita. L’opera del Maestro Koh-Emon Hattori, infine, denominata “L’attesa di Deianira” emoziona anche l’osservatore più distratto per la manifesta volontà della Ninfa, egregiamente raffigurata, di emergere dalla pietra. (Marcella Burderi)

 

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