GRILLO E SALVINI IN VIAGGIO PER BRUXELLES

Non è una barzelletta! Martedì scorso realmente, sull’aereo diretto a Bruxelles, era possibile vedere Grillo e Salvini intrattenersi in amabile conversazione.

Mi sarebbe piaciuto enormemente poter assistere ad un simile siparietto per capire quale fosse il tema del loro colloquio e come riuscissero a portare avanti la discussione, tenuto conto che nelle piazze, gli slogan dell’uno non coincidono esattamente con le grida dell’altro.

Grillo, notoriamente contro le ruberie dei politici e per mandarli tutti a casa, come sarà riuscito a parlare con Salvini di simili temi, sapendo che il fondatore della Lega ha rubato, facendosi aiutare anche dai suoi figli? Come avrà potuto discutere serenamente con il segretario della Lega che piuttosto che allontanare dal partito l’intera famiglia Bossi, ha contribuito ad eleggere il capo clan Presidente federale ?

Le risposte a tali interrogativi a molti sono chiare; l’attuale segretario della Lega, che certamente scemo non è, ha intuito al volo che il giusto comportamento verso Bossi avrebbe frantumato il partito, riducendolo a 4 amici al bar, per cui tra fare il segretario d’una allegra comitiva e farlo in un partito al 6.5% ha preferito la via dell’incoerenza a quella dell’applicazione dei sani principi.

Così è se vi pare, ma addirittura alcuni bene  informati anticipano che tra la Lega e il M5S si profila una sorta di alleanza.

E il Grillo forcaiolo per i ladroni della Repubblica come argomenterà tale scelta che potrebbe facilitargli la scalata ai Palazzi ?

Troverà il modo di farlo, d’altronde, troppe volte abbiamo visto politici o presunti tali azzannarsi come bestie inferocite nelle piazze per andarsi a sedere un attimo dopo allo stesso tavolo del ristorante e giocherellare allegramente insieme, perché possa ancora stupirci la piacevole conversazione tra Grillo e Salvini.

La politica nel nostro paese da tempo è passata da arte della mediazione ad arte della recitazione ma nulla lascia presagire che a breve le cose possano cambiare. Fino a quando questi teatranti riusciranno a riempire le piazze e continueranno ad essere applauditi per le stupidaggini che gridano, come fossero invece degli eroi nazionali,difficilmente sentiranno la necessità d’un ritorno alla coerenza, alla serietà e all’opportunità di espletare con impegno il ruolo per il quale hanno chiesto il voto.

Loro sono attori da oscar, noi siamo allocchi resi tali da decenni delle loro  operette teatrali .

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it