Giù le mani dai salari: il 2 dicembre grande sciopero generale ad Acate

Il prossimo venerdì 2 dicembre i sindacati di base e conflittuali hanno indetto una giornata di sciopero generale nazionale di tutte le categorie, a sostegno di una piattaforma racchiusa nello slogan “Giù le armi Su i salari”. Una mobilitazione contro la guerra e l’economia di guerra, contro il carovita e per fermare l’attacco ai salari e l’aumento delle diseguaglianze sociali.

Se c’è una crisi è per la classe lavoratrice, per le masse sempre più impoverite, per il mondo del precariato, concentrato soprattutto nel Mezzogiorno. I ricchi sono sempre più ricchi, i padroni incamerano risorse che avrebbero dovuto risollevare i lavoratori, i pensionati e tutti coloro che da anni subiscono le politiche predatorie dei vari governi succedutisi.

Gli organizzatori dello sciopero sono convinti che serve fermare la guerra, le spese militari, aumentare i salari e le pensioni, rilanciare la scuola, la sanità, i servizi pubblici e il welfare.
In provincia di Ragusa si terrà una delle tre manifestazioni siciliane, organizzata dalle federazioni provinciali dell’Unione Sindacale di Base e della Confederazione Unitaria di Base. USB e CUB hanno scelto Acate per porre con forza la questione dell’accoglienza dei migranti e del loro sfruttamento nelle nostre campagne ed anche per chiedere ancora una volta verità e giustizia per Daouda, il giovane lavoratore migrante scomparso dopo aver denunciato le condizioni di sfruttamento cui era sottoposto, temi che si inseriscono a pieno titolo in questa giornata di lotta.

Il corteo partirà alle ore 16,30 da piazza San Vincenzo, attraverserà le vie del paese per tornare in piazza dove si svolgeranno gli interventi da parte degli organizzatori e delle numerose realtà sindacali, associative e politiche che anno aderito da diverse località della provincia e della regione.

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