GIU’ LA MASCHERA

             Oggi a vittoria i forconi con in testa Mariano Ferro, e a Modica con Piero Bellaera e Piero Colombo ed altri militanti hanno voluto ancora una volta denunciare quanto di devastante vi sia dietro le aste giudiziarie.
              A modica dove la signora Alessandra pur avendo ottenuto il placet da parte della banca per una sospensione della procedura non riesce a trovare soluzione, visto l’intervento nella procedura di privati, pur avendo un progetto imprenditoriale di sicura realizzazione per la impossibilita ad accedere a finanziamenti, cosa che apre uno squarcio sulla difficoltà  che incontrano le imprese e le famiglie ad avere credito presso le banche.
              A vittoria dove si è preannunciata la manifestazione di lunedì prossimo dove una famiglia con disabile in casa verrà sbattuta fuori casa dopo che la propria casa è stata svenduta all’asta per 12 euro, cosa che sarà impedita dalla partecipazione in massa dai militanti il popolo dei forconi e dai componenti il movimento MDA di vittoria.
              Queste azioni si innestano in quello che è il sempre più preoccupante quadro politico, sociale ed economico che viviamo, in particolar modo vogliamo far risaltare ciò che è avvenuto ieri all’ARS dove era per la ennesima volta era in votazione il disegno di legge sulla impignrabilita della prima casa che è andato disatteso dalla maggioranza dei componenti la stessa, questo non fa altro che scavare un fossato ancora più grande tra la classe politica e la gente. Oggi è arrivato il momento che tutti si assumano le proprie responsabilita fuggendo da logiche strumentali di opportunusmo politico. La misura è colma, la nostre azioni di disobbedienza sono leggittimate da questi atteggiamenti della classe politica, non a caso vediamo accanto a noi i sindaci, ovvero coloro i quali sono stati lasciati soli sul territorio.
               Lunedi mattino a vittoria daremo un segnale di indignazione, perché mai più vi sia un caso Guarascio,  e per impedire che una famiglia come tante dove il capo famiglia ha perso il lavoro perché l’azienda ha chiuso diventino un rifiuto sociale.

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