GIOVEDI SI CONCLUDE IL PROGETTO CON DON DI NOTO

L’amministrazione comunale si farà carico, con l’assessore alla P.I. Antonio Calabrese, di consegnare quindici libri aventi per tema la lotta alla mafia e il rispetto alla legalità alla biblioteca dell’Istituto Comprensivo “Santa Marta” di Modica. La consegna è fissata per giovedì 29 aprile p.v. alle ore 11.00 nella sede della scuola e avverrà nell’ambito del progetto sulla legalità, Un passato da ricordare, un presente da realizzare, un futuro da disegnare, iniziato nel mese di febbraio e che si concluderà appunto giovedì. Figura emblematica della manifestazione è quella di Rosario Livatino, “il giudice ragazzino”, di cui si ricorda il ventesimo anno dalla sua morte;  “un martire della giustizia e indirettamente della fede” come lo definì Giovanni Paolo II,   “ L’amministrazione comunale ha aderito-commenta l’assessore Calabrese- a questa iniziativa della scuola che ci è apparsa,subito, di grande spessore civile e didattico. Elaborare un progetto sulla legalità vuole determinare forme di coscientizzazione rivolte alle giovani generazioni perché facciano del rispetto della legge e delle regole civili punto di riferimento per la vita di tutti i giorni”. La riunione conclusiva del 29 aprile vedrà la presenza di Don Fortunato Di Noto, presidente di Meter che parlerà sul tema “Le nuove mafie su internet”. “La legalità non si alimenta soltanto di visibilità esterna, per mostrare a tutti i principi e le motivazioni per cui si è spinti a celebrare, dichiara il prof. Giuseppe Cataudella coordinatore del progetto, ogni anno una ricorrenza o una memoria, a cui si è legati perché i personaggi celebrati (come il giudice Livatino) abbiano  trasmesso dei valori di vita; piuttosto la legalità cresce quando alle parole seguono i fatti e l’impegno quotidiano a rispettare e far rispettare le regole di vita: questa è legalità e celebrazione vera”. Anche il preside il Prof. Emanuele Terranova ha ricordato: “la legalità ci fa crescere nel rispetto e nella collaborazione con le varie Istituzioni a ciò preposte, a cominciare dalla scuola, dalla famiglia e dalla Chiesa, che sono i primi responsabili dell’educazione e formazione alla vita”.

 

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