È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
GIOVANNI SARDO E SERGIO SCAPPINI, OVVERO LA SCELTA GIUSTA PER MELODICA E PER NOI
07 Mar 2010 21:24
Iniziamo con gli omaggi. Ben tre sono andati al vostro cronista! Gli altri quattro compresi il bis al pubblico che gremiva l’auditorium della Camcom sabato sera a Ragusa. Vi dico prima dei tre all’unico giornalista presente come purtroppo succede da qualche settimana non solo a Melodica. Poco male se non conoscessimo il direttore artistico della rassegna concertistica Laura Nocchiero impeccabile e misurata anche stavolta nel presentare il violinista Giovani Sardo e il fisarmonicista Sergio Scappini, due “grandi” musicisti. Ci vuole altro per farla preoccupare specie quando centinaia di patiti della buona musica, con qualsiasi tempo, arrivano ai suoi concerti, il che succede regolarmente ad ogni appuntamento. Ah, dicevamo dei tre regali: il primo il programma della serata difficile, “pericoloso” perché assieme ad “Amarcord” di Nino Rota rielaborato proprio da Scappini, ci sono state le Danze Slave” di Antonin Dvorak, la ”Suite da Carmen” di Georges Bizet, i “Celebri tanghi e Milonghe “ di Astor Piazzolla e, nel bis , la famosissima “La vita è bella” che ha mandato in delirio il grande pubblico che ha “accompagnato” i due maestri con applausi scroscianti fino al camerino. Il secondo regalo, l’inserimento nel programma di musiche di Johannes Brahms, autore molto amato dal cronista e, per giunta, delle “Danze Ungheresi”, eseguite sia dal violino che dalla fisarmonica da veri maestri laddove sappiamo che questi brani si fanno “solo” a quattro mani con ciò giustificando il titolo del concerto “Assolo in due” perché questi due “enormi” musicisti quando suonano sembrano farlo come primo violino e come fisarmonica di una grande orchestra. Terzo regalo, e c’era da vergognarsi, malgrado l’onore, per la gentile iniziativa, la dedica a chi certamente non la meritava. Infine il regalo del cd che è stato “inutile” perché le cose fin qui dette le avremmo dette ugualmente. I regali per il pubblico? Ancora più belli con l’aggiunta di una simpatia enorme nel presen-tare i brani e gli autori con una “finta” modalità di ironia e comicità che, specie Scappini, ma anche Sardo, hanno utilizzato “rischiando” di deconcentrarsi , cosa che non è avvenuta; ma loro lo sapevano già. Infine, come facciamo con tanta ( piccola ) presunzione ad ogni concerto, il voto: Da uno a dieci, undici !!
Franco Portelli
© Riproduzione riservata