GIOVANNI MAURO: “L’APERTURA DELL’AEROPORTO DI COMISO NON È PIÙ PROCRASTINABILE”

 Il brutale assassinio dell’ambasciatore Usa a Bengasi, Chris Steven e di altri tre connazionali in forza alla sede diplomatica, apre purtroppo l’ipotesi a nuovi scenari di guerra in Libia.

Se così fosse, ricordo la drammatica riduzione del traffico aereo da e per la Sicilia durante le operazioni che portarono alla caduta del regime di Gheddafi, circa un anno fa. Nello scalo di Trapani, che sorge accanto ad un aeroporto militare, vennero dimezzati arrivi e partenze; Catania dovette subire alcune limitazioni per l’aumento delle attività nella vicina base di Sigonella.

 

Se tali tragici eventi dovessero ripetersi, Fontanarossa subirebbe nuove limitazioni, anche perché, da notizie riportate dalla stampa, Sigonella oggi ospita un maggiore numero di droni, aerei militari senza pilota, rispetto a pochi mesi fa, circostanza che in taluni casi costringe aerei civili in avvicinamento a Catania Fontanarossa a dirottare l’atterraggio a Palermo.

 

E’, questo, un altro motivo per chiedere con forza l’apertura dell’aeroporto di Comiso, non più procrastinabile, non solo per ragioni di mobilità interna, ma anche, vista la situazione di crisi perdurante nel Nord Africa, per ragioni di carattere internazionale.

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