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GIOVANI TALENTI SICILIANI
12 Ott 2013 06:27
Alla conferenza stampa sul 50° anniversario della Sicily By Car, nell’attesa dell’intervista al celebre regista Davide Lynch, ho scambiato quattro chiacchiere con una giovanissima ragazza, dall’aspetto solare e dai grandi occhi, svegli, lucenti. Mi ha letteralmente incuriosita.
Era in compagnia dell’attore Lorenzo Randazzo (“I cento passi”, “Alla luce del sole”, “eravamo solo in mille”)
Da qui l’idea di un’intervista.
Disponibili mi hanno riferito che erano lusingati, anche perché stanno lavorato su un progetto in cui credono molto , spendendosi con passione ed amore e, non di poco, autofinanziandosi.
Giovani creatori, giovani intelligenti, giovani talentuosi, giovani che non si arrendono.
Devo assolutamente intervistarli…
Chi siete e da dove è nata l’idea del progetto?
mi chiamo Rosalia Le Calze e sono una regista indipendente di Palermo. Io ed un mio collega (Alessio Messina) abbiamo deciso di girare insieme una web series formando una co-regia. Il progetto, che si chiama “Shadows Of The Plague” è di genere thriller/horror ed è la prima fiction del genere in Italia e la prima web serie in Sicilia. Noi, dunque, siamo in un certo senso i primi (perdonate la ripetizione ed il gioco di parole) che stanno tentando questa strada poco sperimentata dagli altri colleghi della zona. Shadows of the Plague conta già tantissimi seguaci e visualizzazioni (e siamo soltanto al primo teaser pubblicato nel canale ufficiale di youtube) questo perché diverse produzioni si sono interessate al progetto, permettendoci maggiore visibilità (https://www.facebook.com/pages/Shadows-of-the-plague/234780549996688?ref=ts&fref=ts) .
L’idea del progetto è nata da una forte voglia d’innovazione, unita ad una passione sincera nei confronti del cinema, soprattutto per quello d’autore, non a caso ci troviamo proprio qui, la conferenza di David Lynch, nostro regista preferito.
Di cosa parla Shadows Of The Plague?
La trama è in parte ambientata all’inferno, ciò significa che faremo uso di effetti speciali(anche questa è una cosa molto rara nella panoramica del cinema italiano indipendente) e trasformeremo Palermo in un luogo surreale sfruttando le suggestive location post guerra tipiche del luogo. La web series è di genere thriller – horror ed ha interessato, ancora prima di prendere vita sullo schermo, già molti giornali locali e nazionali nonché le radio (radiotvazzurra, radiocarini, etc), permettendo inoltre l’interessamento dell’Università Degli Studi di Palermo, che ne è adesso co-produzione effettiva.
Cercando di non spoilerare troppo possiamo dire che parla di due mondi paralleli, uno è l’inferno ovvero il mondo interiore del protagonista, ricco di segreti terribili e turbamenti, e l’altro è il mondo reale, quello esterno, ciò che è realmente avvenuto. Nel mondo reale si muove un altro protagonista, chiamato Andrew, che indaga su una serie di omicidi. Entrambe le storie sembrano lontane l’una dall’altra ma con l’avanzare delle puntate andranno sempre di più ad intrecciarsi. Diventando un thriller psicologico a tutti gli effetti.
Chi fa parte del progetto?
Abbiamo un buon cast che crede nel progetto come Lorenzo Randazzo (attore di cinema, famoso per i film quali “I cento passi”, “Alla luce del sole”, “Eravamo solo in mille” etc), lo scrittore siciliano Vito Benicio Zingales, Luigi Fabozzi (insegnante e scrittore), Dario Frasca (“Teatranti” serieTv), Marilyn Gin (sosia ufficiale della Monroe), Ferdinando Gattuccio (“Squadra antimafia” presentatore di “RadioTvAzzurra” e molti altri). Siamo auto prodotti e questo ha reso la sfida ancora più interessante. L’horror è attualmente il genere più seguito al cinema in scala mondiale e l’uso degli effetti speciali da al nostro prodotto uno stampo di qualità superiore rispetto a tutto ciò che viene in parte prodotto in Italia. Il target della serie inoltre è molto giovanile e la critica fino ad ora ricevuta da parte dei giornali è più che positiva. Non si corrono rischi.
Quali sono le location?
Abbiamo girato a Palermo, nelle zone di Mondello, ma anche a Poggio Reale Antica, Borgo Schirò e Carini. Le location sono indubbiamente la cosa più bella (visivamente parlando) della nostra serie. Vincent si risveglia e si ritrova in vere e proprie città fantasma, macerie e palazzi distrutti, scenari post apocalittici molto particolari, abbiamo anche girato dentro chiese sconsacrate e luoghi di culto come la chiesa ad Altofonte dove i Beati Paoli andavano a fare i loro riti. Posti indubbiamente suggestivi che hanno aiutato molto la resa scenografica del prodotto.
A cosa vi siete ispirati?
Indubbiamente alla città, che è stata primissima fonte d’ispirazione, non poteva nascere nulla di simile senza questi ruderi, li avremmo dovuti ricostruire tutti in computer grafica, cosa un bel po’ complicata e poco realistica. Per quanto concerne la regia e la sceneggiatura siamo molto influenzati dal cinema d’autore, le nostre inquadrature sono molto movimentate (stile Sorrentino), i personaggi sono complessi (anche se inizialmente può non sembrare così) e non lo nego, personalmente mi sono molto ispirata a Twin Peaks. Non casualmente mi trovo qui, ho consegnato l’episodio pilota a David Lynch che sarà il primo a vederlo, non è mancata però la premessa che siamo una produzione low budget (senza soldi!).
Quali difficoltà, in qualità di artisti della città emergenti, avete incontrato?
Gli artisti a Palermo lavorano in una sorta di campo minato. Mentre tutte le altre regioni sono più aperte al finanziamento delle attività culturali, Palermo supporta soltanto alcune case di produzione, più o meno sempre le stesse e lo fa dando veramente quattro spiccioli. Un film comporta spese esorbitanti, non solo di attrezzatura ma anche di produzione, di costumi, di trucco, di macchinari e rimborso spese, non si può far uscire un prodotto di elevatissima qualità con quei pochi soldi che ti da la Regione Sicilia, inoltre i bandi escono molto raramente e prima di ricevere finanziamenti passano anni ed anni. Se avessimo dovuto aspettare il finanziamento regionale i miei attori sarebbero diventati vecchi (sarcasticamente parlando), ed il mio protagonista non sarebbe più riuscito a correre e scappare durante le riprese, nell’horror le scene di fuga sono tantissime.
Una cosa però ci rincuora particolarmente, se Shadows è riuscito ad avere questo imponente cast con questa formidabile troupe, senza però avere una forte casa di produzione alle spalle o i soldi della Regione, vuol dire che più persone hanno visto in Shadows un prodotto veramente valido, una sceneggiatura interessante, un qualcosa di buono, di veramente buono per loro stessi. Lavoriamo tutti mossi da questa forte passione e crediamo fermamente nella qualità del prodotto. Non c’è soddisfazione più grande, per noi registi, che vedere cast e troupe di un certo calibro così partecipe, non per soldi ma unicamente per amore del prodotto, nel quale loro credono quanto ci crediamo noi che l’abbiamo scritto e ideato. La stima non te la puoi comprare con dei soldi, essa non ha prezzo
Quando uscirà il primo episodio?
Abbiamo optato per la notte di Halloween, il 31 Ottobre alle ore 22.00 sul nostro canale youtube e sul sito www.shadows-of-the-plague.com“
L’intervista finisce e i loro sguardi sono sorridenti. Sono così giovani e carini, così veri, genuini, fiduciosi!
Li i saluto augurando tutto il bene possibile.
Ma, con tale intervista, mi sorgono tanti e tanti perché.
Perché i nostri giovani siciliani sono costretti ad andare fuori o devono chiedere aiuto a personaggi stranieri per mettere in risalto il loro talento?
E’ così difficile, qui in Sicilia, credere nei loro progetti e finanziarli seriamente per continuare a crescere?
Perché la Sicilia non ha un suo ruolo culturale in questi e in altri mille progetti giovanili che non vengono neppure considerati?
Perché non ascoltiamo i loro sogni, i loro desideri e li realizziamo?
E non rispondere che non abbiamo soldi, per favore, non posso crederci!!
La cultura non ha prezzo!
Volere è potere.
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