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GIOVANI E PATENTINO: QUANTO COSTA AD OGNI FAMIGLIA?
08 Gen 2016 14:31
Chi ha più di quarant’anni ricorda benissimo quando avere il motorino rappresentava il sogno di ogni ragazzino dai dodici anni in su. Averlo significava poter disporre almeno di un oggetto semovente costituito da quattro pezzi di metallo in croce, due ruote, e un motorino da minimo 50 cv, 50 cv che venivano subito moltiplicati “truccando” il mezzo, togliendo il silenziatore dal tubo di scappamento. Ah, quasi dimenticavamo, altra caratteristica fondamentale era che il motorino consumava poco, con poche lire ci facevi il pieno e ci giravi per giorni. Inoltre, anche nella sua versione più elementare e povera, il motorino era comunque un mezzo in grado di raggiungere due obiettivi fondamentali, fare acrobazie folli e impressionare le ragazze elevando il possessore a maschio motorizzato. Il primo motorino si comperava, per due lire, dal meccanico sotto casa, un negozio comunque ristretto in scantinati scalcinati o in sottoscala umidi.
Molta acqua è passata sotto i ponti, da allora. I motorini sono diventati moto, moto sempre più complesse e sofisticate. Una sola cosa è rimasta invariata, per molti e soprattutto per i ragazzi, la necessità, per l’acquisto, di spendere il meno possibile. Per fortuna, da questo punto di vista, sono apparsi alcuni siti di annunci per la vendita di scooter usati, come usato.it, con tanto di documentazione fotografica e di specifiche tecniche.
Una fortuna non solo per i ragazzini alle prese con il loro primo acquisto, ma anche per moltissimi adulti. Perché se una volta per avere una moto bastava presentarsi da un meccanico o da un concessionario con i soldi in mano, oggi la regolamentazione è diventata molto più severa e, soprattutto, costosa. Per cui di fronte a spese crescenti, anche per il carburante, è importantissimo potersi fidare di siti in grado di offrire una vasta scelta e garanzie di sicurezza e affidabilità nel campo dell’usato.
Ma ricordiamole, le norme che regolano l’acquisizione di una patente di guida per moto, norme che nel 2013 hanno equiparato la legislazione italiana a quella di tutti gli altri paesi europei in osservanza delle direttive dell’Unione Europea.
La patente per moto viene definita di tipo A e ha tre diverse versioni, la 1, la 2 e la 3.
Per la A 1 bisogna avere 16 anni, non si possono portare passeggeri e autorizza a condurre moto fino a 125 cm3 e 15 CV/11 kW con un rapporto potenza/peso di 0,1 kW/kg. Per la A 2 invece bisognerà aver compiuto 18 anni e permette di condurre moto con al massimo 48 CV/35 kW con un rapporto potenza/peso di 0,2 kW/kg. La A 3, infine, permette di condurre qualsiasi tipo di moto ma per ottenerla bisogna aver compiuto 24 anni oppure se si è in possesso di una patente A 2 ne bastano 20 ma pagando due passaggi in una volta sola.
Esiste infine il patentino AM, che dai 14 anni autorizza a condurre moto fino a 50 cv e microcar con velocità massima di 45 km.
Una vera giungla, anche se pensata per la sicurezza di chi guida e di tutti coloro che percorrono le nostre strade, pedoni e automobilisti. Ma a dare il colpo di grazia ai nostri ricordi, provvedono i costi e i percorsi burocratici necessari per arrivare ad ottenerla, la patente per moto.
Il costo totale si aggira sui 150 euro, da pagare divisi fra varie voci subito dopo aver compilato il modello di richiesta TT2112 scaricabile sul sito www.ilportaledellautomobilista.it. Si comincia con due versamenti su bollettini della motorizzazione (16 e 24 euro più 1.80 di marca da bollo), si prosegue con un certificato medico recente fatto dalla ASL (il costo varia da regione a regione ma si aggira sui 40 euro, marca da bollo compresa), con il certificato anamnestico del medico di famiglia (50 euro) e si chiude con la prenotazione per l’esame (16 euro più 1.80 di marca da bollo). Per i meno pazienti, c’è la possibilità di una agenzia, ma il costo sale ad oltre 200 Euro.
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