GIORGIO NAPOLITANO: UN PRESIDENTE VICINO ALLA GENTE

E’ sembrato più un Presidente dei cittadini, che della Nazione, Giorgio Napolitano, quando abbiamo sentito il suo discorso di Fine Anno,a reti unificate, vicino alla gente, vicino alle fasce deboli della società. Questo ci ha colpito quando lo abbiamo ascoltato: il sociale, la società sono i punti cardini di una comunità.

Anche la cultura è un elemento indispensabile per la crescita collettiva, e il Presidente lo ha ricordato, e rimarcato.

Nessuna retorica, ma un uomo delle scelte responsabili, e condivise, che, fra l’altro, piaccia o no, ha avuto il coraggio di salvare  la Nazione dal default, con la nomina del governo dei tecnici. Non ci sarebbero state le risorse per coprire stipendi, e pensioni: è una realtà  Eravamo vicini a fare la fine della Grecia.

Europeista convinto, ha affrontato anche tematiche europee ed ha parlato una lingua semplice, e vicina alla gente, che ,certamente, è tartassata di tasse, e sta attraversando una situazione difficile. Speriamo per un periodo contenuto!

Anche la politica, lo stato della politica, nel suo messaggio,  che ha bisogno di rigenerazione, e rinnovamento, attuabili attraverso le donne, e i giovani: affermazione questa espressa in  altri momenti. La politica, l’assenteismo al voto sono stati visti come problemi basilari  per una democrazia partecipata.Il vero significato della politica nelle sue parole, che deve avvicinare il cittadino alle Istituzioni, e non allontanarlo .

Ha invitato i politici a contenere le polemiche, e agire per il bene comune, non solo nella prossima tornata elettorale, ma nella prassi. Effettivamente i teatrini della politica hanno dato un quadro molto basso di questa, che dovrebbe agire per la gente, il popolo, il Bene Comune, e non per gli affari personali, e piccoli di qualcuno.

Messaggio alto, ma semplice, e vicino alla gente:un consuntivo dei sette anni al Quirinale.

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