GIARRATANA, DENUNCIATO DAI CARABINIERI UN VETERINARIO

I carabinieri della stazione di Giarratana hanno denunciato un veterinario ragusano, titolare di un’azienda zootecnica, e sequestrato un’area e diversi manufatti in contrada Margi.

I militari giarratanesi hanno effettuato un sopralluogo lunedì, congiuntamente ai colleghi del nucleo CC antisofisticazione e sanità di Ragusa e a veterinari dell’ARPA e tecnici dell’ASP ragusana. Nel corso dell’attività si son resi conto che i canali che portano l’acqua piovana a un laghetto artificiale (uno dei tantissimi presenti in provincia, utilizzati per irrigare le campagne) erano pieni di liquami di chiara origine animale. Tale laghetto, peraltro, ha un sistema di sicurezza per cui, qualora si dovesse riempire eccessivamente, l’acqua in eccesso andrebbe a finire nel fiume Irminio e di qui ad alimentare il lago di Santa Rosalia…

Andando a ricercare l’origine dei liquami, i militari sono risaliti lungo il fossato arrivando a una vasca di accumulo dei liquami e scoprendo infine che tali liquami erano fuoriusciti in parte e s’erano mescolati all’acqua piovana destinata al laghetto.

Effettuate le campionature dell’acqua, i carabinieri hanno sottoposto tutto a sequestro penale: un’area di duemila metri quadrati, venti metri cubi di letame, una vasca di tremila metri cubi in cemento armato, una concimaia in muratura di circa mille metri quadrati, una vasca per accumulo liquami di centocinquanta metri quadrati.

I militari hanno riscontrato la violazione dell’art. 137 del testo unico ambiente (che prevede l’ammenta da 1.500 a 10.000 euro o l’arresto fino a un anno) che, in questo caso impone di seguire le prescrizioni del decreto della Regione Siciliana sulle modalità di gestione di letame e liquami (che a certe condizioni è un concime per l’agricoltura, in altre è considerato rifiuto speciale) proprio al fine di evitare l’inquinamento del suolo, del sottosuolo e delle falde acquifere.

Il rappresentante legale e co-titolare dell’azienda zootecnica, un veterinario quarantacinquenne ragusano, è stato segnalato alla Procura della Repubblica Iblea.

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