Gestione della discarica di Vittoria: assolto ex sindaco Nicosia e gli assessori e dirigenti coimputati nel processo

Assolti per la gestione operativa della discarica di Pozzo Bollente e per la fase ‘post mortem’ della discarica stessa per non avere commesso il fatto; per lo sversamento dei liquami nelle aree limitrofe perché il fatto non sussiste. E la formula del “per non aver commesso il fatto” significa che i responsabili vanno cercati altrove. Assolti quindi ex sindaco, assessori e dirigenti del comune di Vittoria. “Viene riconosciuto che il comune di Vittoria, non io soltanto, non ha mai posto in essere alcun danno ambientale per la discarica – ha commentato a caldo l’ex sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia -. Il comune, negli anni della mia amministrazione è stato l’unico soggetto che lottava perché la discarica venisse risanata. La formula dell’assoluzione ’per non avere commesso il fatto’ non solo è la più ampia possibile ma riconosce che invece altri sono i responsabili e che vanno ricercati anche se dalle carte si evidenzia chi sono, con nome, cognome e indirizzo amministrativo. Sono estremamente contento perche non solo viene riconosciuta la tesi del mio avvocato, Maurizio Catalano che ha chiesto che venisse seguita la formula non per insussistenza del fatto ma della non commissione, perché acclarato che vanno ricercate altre responsabilità che sono quelle che la mia amministrazione all’epoca denunziò. Penso che oggi la città di Vittoria dovrebbe essere risarcita dal danno ambientale subìto. Con questa sentenza – conclude Nicosia – penso si sia posto il termine alla mia persecuzione giudiziaria”.

Ecco il dettaglio della sentenza

La sentenza è stata pronunciata nel pomeriggio di oggi dal giudice monocratico del Tribunale di Ragusa, Elio Manenti che ha quindi assolto in primo grado di giudizio, l’ex sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, in carica dal 2006 al 2016, tre ex assessori con delega ai settori Ecologia ed Ambiente, Filippo Cavallo (2010, 2012 e 2013), Vincenzo Cilia (2012, 2015), Paolo Nicastro (2016) e i dirigenti Angelo Piccione (luglio 2014-ottobre 2014; gennaio 2016-aprile 2017); Salvatore Troia (ottobre-dicembre 2014) e che ha svolto anche il ruolo di direttore generale dell’Ente di Palazzo Iacono; Roberto Cosentino (gennaio-dicembre 2015) e Cristina Prinzivalli da aprile 2017 in poi. Difesi dagli avvocati Maurizio Catalano, Anna Iachella, Vittorio Cassì, Carlo Pietrarossi, Alessandra Simonelli, Giuseppe Seminara e Santino Garufi, erano finiti a processo con l’accusa, ognuno per il proprio ruolo, di non avere adottato misure di prevenzione e procedure di monitoraggio, controllo e messa in sicurezza della discarica di Pozzo Bollente a Vittoria sia durante la gestione operativa dell’impianto, sia nel cosiddetto post-mortem, nella fase di chiusura dell’impianto; nel secondo capo di imputazione veniva contestato l’inquinamento delle acque superficiali e sotterranee delle aree circostanti la discarica. Anche la pubblica accusa rappresentata in aula da Veronica Di Grandi, aveva chiesto l’assoluzione per tutti gli imputati. Si attende il deposito delle motivazioni che dovrebbe avvenire entro 15 giorni

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