Gestione Castello Donnafugata: dopo critiche in tv spunta l’offerta dell’associazione di Mario Papa

Prima le durissime critiche in tv per l’ipotesi di partenariato pubblico-privato per la gestione del Castello di Donnafugata, poi la presentazione dell’offerta, proprio per quel partenariato tanto contestato. Il giornalista Mario Papa, nella qualità di presidente della Pro Loco di Ragusa, assieme all’associazione 365 gradi, di cui è presidente Ciccio Barone ed assieme ad altri soggetti (tra cui il gruppo Conti, i proprietari del Koala Maxi), ha presentato, poco prima della scadenza, una proposta per la gestione dell’antico maniero.

E’ la terza proposta che arriva al Comune di Ragusa rispetto al partenariato pubblico-privato, uno strumento di recente istituzione in ambito nazionale e che ha già portato a positivi risultati in altre parti d’Italia. Le altre due proposte in campo sono quelle di Civita-Logos, da cui è partito tutto e che hanno avanzato per primi una dettagliata proposta forti anche dell’esperienza di Civita proprio nella gestione di beni culturali e monumenti e di Logos per quanto riguarda la formazione del personale. Ne sono scaturite varie polemiche, a volte anche da parte di chi probabilmente non aveva nemmeno letto il progetto presentato.

La seconda proposta è quella avanzata invece dalla Provincia, o meglio da Libero Consorzio Comunale assieme ad una serie di associazioni e con l’obiettivo di creare una fondazione. Infine la terza proposta con capofila proprio l’associazione guidata da Mario Papa e con alcuni soggetti privati, tra cui l’associazione 365 gradi di Ciccio Barone (recentemente in evidenza per una serie di riuscite iniziative tra cui il Marina Fest) e appunto altri soggetti privati tra cui agenzie di viaggio e strutture ricettive alcune delle quali riferite al gruppo Conti.

A curare la comunicazione di questo progetto sarebbe la società Intermed, che è editrice di Teleiblea. Emittente tv da cui, appunto lo stesso Mario Papa, ha criticato più volte il partenariato pubblico-privato, ritenendolo uno strumento non corretto per la gestione del castello, salvo poi decidere di far partecipare la sua associazione in qualità di capofila. Una discrasia che aveva rilevato, proprio intervistato da Mario Papa, il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì sottolineando che era strano che da un lato il giornalista aveva fortemente criticato la procedura dell’Amministrazione comunale e dall’altro aveva annunciato, come ha poi fatto, di voler presentare un’offerta, in questo caso la terza. E mentre Cassì ha detto chiaramente che dunque c’era un conflitto di interessi enormi, il direttore della tv ha invece sostenuto che tale conflitto non esisteva. Qui giù il video dell’intervista di Cassì. Intanto la comunità attende di sapere come finirà? Si aspetta adesso la valutazione complessiva delle varie proposte avanzate.

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