È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
GATTI AVVELENATI A GIARRATANA
21 Set 2015 14:16
Ha fatto molto discutere la vicenda dei sette gatti crudelmente avvelenati a Giarratana la scorsa settimana nel quartiere “Cuozzu i Ripa”, nella parte sud del paesino.
La Polizia municipale di Giarratana e il Dipartimento di Prevenzione Veterinario di Ragusa dell’Asp, avrebbero dovuto trovare e prelevare le carcasse degli animali in tempi brevi per potere effettuare i dovuti esami in laboratorio. Tuttavia, a causa di lungaggini burocratiche attribuibili ad entrambi gli enti, il ritrovamento delle carcasse è avvenuto quando queste erano già in un avanzato stato di decomposizione tale da non potere più essere analizzate.
Molti organi di stampa locale hanno pubblicato degli articoli che hanno fatto il giro del web anche per mezzo delle numerose condivisioni fatte dagli utenti di Facebook. Nel paesino montano si è registrato un veloce passaparola, favorito soprattutto dai gestori di moltissimi pubblici esercizi, che volentieri hanno accettato di esporre avvisi appositamente stampati perché la notizia si divulgasse il più possibile.
Una nota emittente televisiva locale ha preso a cuore la questione e ha dedicato al caso un lungo servizio, all’interno del quale si è effettuato anche un collegamento telefonico con l’attrice Loredana Cannata, da tempo impegnata nella difesa dei diritti degli animali.
L’attrice si è espressa anche su Facebook, dove ha affermato indignata: “Questo è successo al mio paese, Giarratana! Spero che si trovi subito il o i responsabili e che anche il Karma faccia presto il suo dovere!”.
Adesso non rimane altro che rimettersi alla coscienza degli avvelenatori e sperare che possano comprendere la gravità e la spietatezza della loro azione, affinché non si verifichi ancora in futuro un altro simile folle gesto.
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