È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
G I U L I A N A
10 Gen 2013 16:26
Lei nella sua impeccabile eleganza e semplicità, non passava mai inosservata per l’avvincente fascino che emanava. Michele nascondeva la sua gelosia dietro la razionalità e ripeteva spesso le frasi che lei gli diceva: “Le cose belle si guardano ma non si toccano” e poi ancora “ricordati che per infilare il filo nella cruna di un ago, devi tenerlo fermo altrimenti non ci riuscirai mai” ed era chiara l’allusione all’infedeltà.
Lei era brava a disarmare il più agguerrito dei corteggiatori, la purezza d’animo e la sua innata onestà rappresentavano la sua migliore arma. Lui si sentiva un re, un vero uomo, con lei vicino aumentavano tutte le sue capacità. Lei non si stancava di sbandierare l’amore profondo che aveva per suo marito, ed era questa la barriera che sapeva creare, in maniera naturale, fra lei e l’esterno.
Per una coppia, le tentazioni sono tante e sempre pronte a insidiarla, però quando si ha la forza di non cedere, ti senti una persona realmente viva, padrona di te stessa, perché hai fatto tu quella scelta, nessuno ti ha obbligato. Michele non ha mai tradito sua moglie, e di ciò andava fiero. Il tradimento porta con sé inesorabilmente la bugia e la falsità e di conseguenza la fiducia che rappresenta il collante della coppia diventa fragile e comincia a sgretolare tutto quello che è stato costruito fino a quel momento.
Il presupposto base per creare un nodo indissolubile tra due “partner” è quello di saper donare in maniera istintiva tutto se stesso, così che ognuno diventa oggetto dell’altro e viceversa. Essi vivevano delle loro passioni d’amore, dei loro palpiti, dei loro “ciao amore”, delle loro gelosie e dei loro biglietti scritti in fretta e lasciati sul letto.
Michele, in uno dei suoi viaggi in aereo che lo portava in Giappone, trovò in tasca della sua giacca, un bigliettino che sembrava essere stato scritto in tutta fretta: “Caro Amore”, diceva, “ben giunto in Giappone, io ti sono vicino con tutto il mio amore e pregherò per te perché tutto vada bene. Abbiti cura specialmente nel mangiare, sai che il cambiamento di clima può causare disturbi. Amami e pensami, io non cesserò mai di esserti accanto; mi mancherai come neanche pensi, perciò vieni presto. Ti amo tanto, tanto, più della vita, con tutta me stessa, baci tua sempre Giuliana. Che Dio ti protegga sempre Amore bello”. E alla fine erano impresse le sue labbra col rossetto.
Queste frasi sembrano tutte uguali, ma in quel momento Michele ha percepito il vero segnale che quel messaggio voleva dare.
Quando Giuliana scrisse quelle righe era il 1984, dopo ben ventun’ anni di matrimonio, questo fa capire bene quale legame d’amore ci fosse ancora fra loro.
Lei in poche righe era riuscita a esprimere tutto il suo amore, le sue sofferenze, la gelosia repressa e metteva nelle sue mani il suo fragile cuore. Tradirla era come chiudere quelle mani e uccidere un uccellino inerme. I valori che contano in quest’attimo di vita sono quelli che si costruiscono assieme, quelli che s’insegnano ai nostri figli per vedere in loro noi stessi, la nostra immagine più vera, i nostri sogni non realizzati, questo è ciò che premia la nostra coscienza. S’ impara a capire che la famiglia è amore, è sofferenza, privazione, sacrifici, rinunce, ma anche parità tra uomo e donna, fusione di quei diritti che fino ad oggi sono ancora considerati speciali e invece sono naturali, sacrosanti, ma all’insegna del femminismo perdono il loro vero valore intrinseco. È la famiglia che premia, facendoti avvicinare a Dio, e non certo la società. La filosofia di Michele, quando entrava in certi discorsi con i suoi amici, gli faceva affermare: “Giuliana non è una femminista e non sbandiera i propri diritti di parità, nonostante ciò, lei con la sua
intelligenza, con la sua femminilità, con le sue doti, questi diritti li conquista in maniera semplice e naturale. Sono convinto” continuava “che ogni donna con la propria personalità riesca a integrare le capacità dell’uomo e spesso a superarla”.
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