Furto di cavi di rame, Marina di Ragusa rischia di rimanere a secco. Ecco la situazione

Rubano un chilometro di cavi in rame: Marina di Ragusa rischia di soffrire per la riduzione di pressione dell’acqua. Ecco cosa è avvenuto.

Un furto notturno tanto silenzioso quanto grave ha colpito ieri Marina di Ragusa, dove ignoti hanno sottratto circa 1 chilometro di cavi in rame fondamentali per il funzionamento dei pozzi Gravina, cuore pulsante dell’erogazione idrica per una parte significativa della frazione balneare.

Il colpo ha messo a serio rischio l’approvvigionamento idrico della località, proprio in vista del lungo ponte del 2 giugno, quando l’afflusso turistico e le presenze aumentano drasticamente. La società Iblea Acque SpA è intervenuta, riuscendo – in collaborazione con Enel – a ripristinare temporaneamente la funzionalità dei pozzi, evitando per il momento disservizi generalizzati.

Tuttavia, la situazione rimane delicata: l’intervento effettuato è di tipo provvisorio, e solo da martedì inizierà la reinstallazione dei cavi originali per il ripristino completo dell’impianto. La società ha presentato regolare denuncia alle autorità, mentre i tecnici lavorano per limitare al minimo i disagi.

Al momento non si registrano interruzioni della fornitura d’acqua, ma eventuali cali di pressione o disservizi localizzati nei prossimi giorni potrebbero essere riconducibili proprio al furto.

Un danno materiale importante – il rame sottratto ha un valore economico elevato – ma anche un campanello d’allarme: colpire l’infrastruttura idrica in un periodo così sensibile equivale a mettere in ginocchio un’intera comunità.

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