FURTI ALLA ZONA INDUSTRIALE DI RAGUSA: IN UN MESE 400MILA EURO DI DANNI

“La zona industriale di Ragusa è completamente abbandonata a se stessa. I furti in danno alle aziende che insistono in questa, tutto sommato, ristretta area del capoluogo ormai non si contano. E’ una vera e propria emergenza. E il guaio è che nessuno interviene”. Sarà un Natale amaro per gli insediati del sito in questione. Parola del presidente del Parco commerciale “Isole iblee”, Giovanni Corallo, secondo cui occorre lanciare un allarme di ampie dimensioni. “Perché quello a cui stiamo continuando ad assistere a ripetizione – continua – è uno stillicidio di furti, con gente ben organizzata e preparata, che riesce ad eludere qualsiasi tipo di sorveglianza. Lo testimonia anche l’ultimo caso. Quello di mercoledì scorso. Quando, nottetempo, un vero e proprio commando, almeno una decina di persone, ha preso di mira un’azienda della zona industriale causando un danno di oltre centomila euro. Hanno agito in maniera indisturbata. Tanto è vero che hanno portato avanti le operazioni di carico della merce rubata dalle 11 e mezza di notte sino alle cinque del mattino. Un colpo prolungato nel tempo di cui non si è accorto nessuno”.

Per Corallo, è arrivato il momento di intervenire. “Si parla da tanto tempo del sistema di telesorveglianza della zona industriale – aggiunge – ma non è ancora entrato in funzione per tutta una serie di motivazioni che ci vengono spiegate ogni qualvolta torniamo a parlare dell’argomento. Motivazioni magari fondate che però non risolvono il problema primario, quello dell’attivazione del sistema. La zona industriale, di notte, si trasforma in un deserto. In cui i ladri possono agire senza problemi di sorta. Abbiamo chiesto alle forze dell’ordine di perlustrare il sito con attenzione. Ma i risultati non sono arrivati. Solo nell’ultimo mese, i colpi perpetrati in danno ad aziende della zona industriale hanno fruttato qualcosa come quattrocentomila euro. Così non possiamo andare avanti”. Il presidente del Parco commerciale ha chiesto un incontro con il prefetto di Ragusa Giovanna Cagliostro. “Chiediamo che le nostre ragioni possano essere sentite – dice ancora – perché dobbiamo fare i conti non solo con i problemi legati alla crisi economica ma anche con questi fenomeni che stanno mettendo definitivamente ko le piccole e medie industrie della nostra area”.

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