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Fumarole abusive, cosa respiriamo? Associazioni ambientaliste della provincia di Ragusa scrivono ai Ministri e all’Ars
22 Ott 2020 12:37
E’ probabilmente la prima volta che quasi tutte le associazioni ambientaliste di Vittoria e Comuni limitrofi della provincia di Ragusa si riuniscono in un forum e decidono di inviare una’ accorata lettera ai Ministri della Salute, dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e alla Commissione Antimafia dell’Ars, chiedendo di attenzionare il fenomeno delle fumarole abusive che, purtroppo, è diventata la piaga estiva (e non solo), soprattutto dei territori che fanno parte della fascia trasformata. L’obiettivo è quello non solo di difendere l’ambiente, ma anche la salute pubblica.
“Abbiamo agito ed agiamo nell’interesse del bene comune che è la ragione principale che ci ha portati a costituire il comitato. Abbiamo infatti preso atto del disastro del nostro territorio per ciò che concerne l’inquinamento ambientale e, in particolare, delle conseguenze nocive delle cosiddette “fumarole”, cioè del fumo nero (prodotto dalla bruciatura della plastica, contenitori di fitofarmaci e fertilizzanti, fratta delle serre ecc.) che intossica quotidianamente l’aria che respiriamo.
“Ci siamo riuniti più volte per un’azione congiunta ma ultimamente ci siamo resi conto che l’unica cosa che ci riesce veramente bene è mettere insieme le nostre preoccupazioni per la situazione di degrado e di illegalità dilagante che ormai appare ai cittadini fuori da ogni serio controllo”, si legge nella lettera.
Poi continua: “Molti di noi, allorché sentono l’odore pungente del fumo nero (oppure lo vedono se non si è di sera o di notte), telefonano alle Forze dell’Ordine ma ricevono spesso, come risposta, che non è possibile intervenire o per mancanza di agenti o perché il buio non permette di individuare la posizione della “fumarola” (che peraltro spesso si esaurisce in poco tempo)”.
Nella lettera si fa accenno al fatto che la Prefettura di Ragusa ha attenzionato, attraverso un tavolo tecnico, il fenomeno, soprattutto per trovare eventuali soluzioni. Ma tutto ciò è ritenuto insufficiente dal comitato: “Non convince l’ipotesi (accolta inopinatamente da qualcuno) che essi derivino dalla bruciatura di sfalci, sterpaglie o cassette in legno utilizzate nelle campagne. Il fumo nero è troppo intenso e troppo acre perché si tratti solo di questo. C’è sicuramente molto di più che lo Stato (in tutti i suoi organismi, comprese le aziende sanitarie) non può rinunciare ad accertare superando qualsiasi difficoltà.
Nemmeno ci convince la ricostruzione dei fatti secondo cui durante l’inverno non vi sono fuochi, visto che il fumo nero viene avvertito prevalentemente nel periodo maggio-settembre. Il fatto è che le seconde case vicine al mare, in questo periodo, sono tutte abitate e la brezza notturna “di terra” porta il fumo verso di esse, rendendo il fenomeno evidente ai loro abitanti. D’inverno invece le case sono disabitate e raramente i venti portano il fumo verso i centri abitati. Ma accade pure in inverno che si percepisca un odore soffocante al mattino. Il fenomeno delle “fumarole” dura cioè tutto l’anno e va combattuto sempre”.
Poi, si chiede che ancora una volta vengano prese misure di controllo più efficienti: “Abbiamo più volte chiesto l’utilizzo di droni che individuino la posizione del fumo”. Infine, aggiungono: “L’anno scorso abbiamo consegnato ai Sigg. Commissari del Comune di Vittoria una lettera simile a questa, senza risultato alcuno” e concludono: “Vogliamo comprendere che cosa respiriamo tutte le notti, quando andiamo a letto e chiudiamo le finestre catturando in casa l’odore aspro del fumo che puntualmente, dopo il tramonto, avvertiamo. Le ipotesi sono tante, ma le certezze poche.
Le ecomafie? Potrebbe darsi, dal momento che i fumi sono troppi e troppo intensi”.
Naturalmente, tutto questo è alimentato dalla scarsa attenzione dei Comuni alla raccolta differenziata, soprattutto nelle campgne. Diciamocelo infatti: non è tanto nei centri urbani il problema, dove la raccolta della plastica e di altri materiali è sicuramente più controllata. E’ nelle campagne che si gioca la partita.
La lettera è firmata dalle seguenti associazioni: Comitato TERRE PULITE – No Fumarole, Associazione ITALIA NOSTRA sezione di Vittoria, Associazione culturale LIBERO PENSIERO, Associazione FARE VERDE sezione di Vittoria, O.I.P.A. sezione di Ragusa, FAI Antiracket e Antiusura di Vittoria, Associazione ATHALIE, Associazione ECOVITTORIA.
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