FRECCIAROSSA A MILANO IN 2 ORE E 20 MINUTI. CATANIA – MILANO, TRENO POST-BORBONICO, IN 19 ORE E 48 MINUTI !‏

“Basta guardare questi orari – spiega Vincenzo Mannello – per rendersi conto come Trenitalia tratti la Sicilia (ed il Sud in generale). Nemmeno gli stati del (cosiddetto) Terzo Mondo hanno questa differenza di percorrenza tra le regioni del loro sud ed il nord. Senza parlare dello scandaloso stato delle carrozze impiegate e della frequenza dei collegamenti. Certo, nè il sig. Moretti (a.d. delle Ferrovie dello Stato) nè il sig. Presidente della Repubblica viaggiano in treno da Milano o Roma diretti in Sicilia o Calabria, Basilicata e Puglia. In Sicilia poi, particolarmente, neppure i politici locali sanno cosa significhi prendere un treno per la “Italia”. Loro viaggiano normalmente in aereo, magari solo con Alitalia (mi sembra abbiano una riserva di posti garantita).
Che volete interessi a questa gente, ed agli altri appartenenti alla casta del potere economico e politico, dei collegamenti ferroviari nell’ ex Regno delle Due Sicilie?
Forse qualcuno ha sollevato la questione dopo il celebrativo discorso di Monti sul Frecciarossa 1000? Comunione e Liberazione, sempre legatissima ai potentati, ha forse detto una parola in favore dei diseredati e poveracci che salgono su uno dei rari treni diretti sù? Non mi risulta. Bene…., anzi malissimo! Questa è l’ Italia voluta da garibaldi e cavour , celebrata continuamente da napolitano come la quinta essenza delle meraviglie resistenziali. Ma, purtroppo, questa è la nazione in cui fatti simili possono verificarsi ogni giorno nella totale acquiescenza dei diretti interessati. Siciliani in testa”.

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