FRANCESCO AIELLO SULLA DISCARICA DI VITTORIA

Ecco il testo di una interrogazione che l’on.le Francesco Aiello consigliere comunale di Vittoria ha inviato all’Amministrazione comunale ipparina,

PREMESSO:

Che  la discarica comprensoriale degli RSU di C.da Pozzo Bollente è da anni chiusa per mancanza di capacità ricettiva;

che prima dell’avvio della gestione post-operarività la stessa doveva essere messa in sicurezza per come prevedono il piano di coltivazione approvato dalla Regione Siciliana e le Leggi in materia di salvaguardia ambientale;

che la Legge Regionale  8 aprile 2010 n°9 art. 2 prevede misure compensative (lett. F punto 2) in favore dei comuni interessati dall’impatto ambientale, dalla localizzazione degli impianti di recupero, trattamento e smaltimento rifiuti;

che all’interno della discarica è stato realizzato un centro di raccolta ingombranti e attiguo alla stessa, un centro di compostaggio per il trattamento della frazione umida proveniente dalla raccolta differenziata, il tutto finanziato dalla Regione Siciliana per un importo di circa 5 Milioni di euro;

COSIDERATO:

che a tutt’oggi non si è proceduto alla messa in sicurezza degli ultimi due lotti della discarica, per come si evince dai rifiuti affioranti in superficie, né il telo  impermeabilizzante di chiusura della parte superiore è stato saldato a quello di fondo vasca,consentendo,così, alle acque piovane di infiltrarsi fra i rifiuti causando una produzione eccessiva del percolato che dovrà essere in ogni caso  smaltito per evitare l’inquinamento della falda acquifera sottostante;

che il centro di raccolta ingombranti  è stracolmo di vari materiali che non vengono smaltiti ,ivi compreso diverse tonnellate di copertoni messi in bella vista sul piazzale principale non idoneo a ricevere tale rifiuto;

che il centro per il trattamento della frazione dell’umido risulta incompleto e abbandonato con all’interno attrezzature per svariati milioni di euro, tanto da subire atti vandalici pur essendoci un servizio di guardiania;

che  l’ATO Ragusa Ambiente S.p.A è stata posta il liquidazione con legge della regione e le nuove società d’ambito (S.R.R.) stentano a decollare; 

RITENUTO  

Che le condizione ambientali , di sicurezza dell’igiene pubblica e  l’integrità della falda acquifera dell’intera area sono a rischio di forte inquinamento se non si interviene con tempestività;

che nelle more dalla operatività delle nuove società d’ambito il sindaco può avvalersi dei poteri che la legge gli attribuisce quale Ufficiale di Governo e Responsabile della Sanità Pubblica nel proprio territorio;

  che il sindaco debba dare piena attuazione a quanto previsto dall’art.4 della  legge regionale  n°9  del 8 aprile 2010 ;                                                                                                                                                            

che è urgente costituire il comitato per la verifica dello stato di attuazione della raccolta differenziata e la qualità del servizio erogato dal soggetto gestore, previsto dal comma2 lettera n) dell’art.4 L.R N°9 del8 aprile 2010.

Tutto ciò premesso per,

SAPERE:

1)    I motivi per cui la discarica non è stata messa in sicurezza, 2) se il biogas e il percolato vengono smaltiti regolarmente secondo i piani di post-operatività,3) se le analisi alle acque   dei pozzi spia viene effettuata regolarmente e con quale risultato,4) perche il centro di raccolte e il centro di compostaggio non sono entrati in funzione dopo aver speso circa 5milioni di euro, 5) se il Comune di Vittoria ha usufruito dei benefici previsti dall’art.2 della L.R.N° 9 del 8 aprile 2010 e in che misura, 6)  quando intende costituire ed insediare il comitato per la  verifica dello  stato di attuazione della raccolta differenziata e la qualità del servizio erogato dal soggetto gestore,previsto dal comma 2 lettera n) dell’art. 4 L.R. 8 aprile 2010, 7)  se dal giorno della chiusura della discarica abbia disposto, nella qualità di massima autorità sanitaria locale, le dovute verifiche  e controlli periodici di un sito a grave rischio di inquinamento ambientale, 8) se non ritiene di avvalersi dei poteri di Ufficiale di Governo e Responsabile della Salute Pubblica adottando provvedimenti contingenti e urgenti al fine di evitare probabile imminente inquinamento della falda acquifera mettendo  in sicurezza  l’intera area degli impianti.

Si   resta in attesa di risposta scritta e si chiede al presidente del Consiglio Comunale di inserire la presente interrogazione nell’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio.

 

                                       

 

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