Formaggi siciliani? I meno venduti proprio in Sicilia. L’analisi in “Putie”, il libro del prof. Giuseppe Licitra

Solo il 13,12% dei prodotti lattiero-caseari è stato ottenuto da una trasformazione casearia presso le aziende agricole con sistemi che rispecchino le tradizioni secolari dei luoghi di origine. E anche i prodotti a denominazione di origine protetta sono presenti mediamente sul mercato in termini percentuali pari al 18% e vengono venduti soprattutto nei negozi specializzati.

I quattro formaggi Dop siciliani sono però raramente presenti, con una percentuale pari all’1,6% delle etichette. E poi i dati che devono far riflettere. Ovvero in Sicilia più dei formaggi siciliani sono presenti e venduti il Grana Padano (al78% di penetrazione), il Parmigiano Reggiano Dop (62,4% di penetrazione) ed ancora le paste filate tipo il Galbanone, il Maasdamer Olandese, la Fontina, l’Emmenthal, il Gorgonzola, il Leerdammer.

Insomma siamo ben lontani dalla famosa filosofia della produzione e vendita a km 0. Sono i dati, per certi versi sconcertanti, rilevati dal prof. Giuseppe Licitra, docente universitario ed ex storico presidente del Corfilac, che ha sviluppato un vero e proprio studio sui formaggio storici siciliani e in generale sulla presenza dei formaggi sul mercato siciliano.

Ne è divenuto un libro dal titolo “Putiè. I prodotti lattiero caseari nei banconi espositivi dei punti vendita in Sicilia. Attualità e prospettive per i prodotti storici siciliani. Dalle Putie alla Gdo”. E’ stato presentato venerdì pomeriggio all’interno di un appuntamento che è si è trasformato in un vero e proprio evento-convegno ospitato e promosso dal Centro Studi Feliciano Rossitto, presieduto da Giorgio Chessari, in sinergia con l’Ordine degli Agronomi, presieduto da Franco Celestre, con la partecipazione anche dei rappresentanti dei vari consorzi di tutela dei diversi formaggi siciliani, ma anche con gli interventi dell’europarlamentare La Via e dell’assessore regionale all’agricoltura Bandiera.

Un modo per fare il punto della situazione e “sfruttare” il libro come un pungolo per riflettere e soprattutto migliorare. Un chiaro invito ai produttori ad organizzarsi di più, a sapersi promuovere, ad offrire un prodotto accattivante anche già nel packaging, come suggerito anche da docente universitario Vincenzo Russo, professore di psicologia dei consumi e di psicologia della comunicazione allo Iulm di Milano.

Nei fatti Licitra ha realizzato una sorta di mappatura dei formaggi presenti sul mercato siciliano analizzando l’offerta, in alcune zone assolutamente d’eccellenza, in altre, invece, completamente sbagliata visto che viene proposto anche creando confusione al consumatore finale. Sui banchi vendita accanto ad un Dop c’è il formaggio che non è. E senza adeguate indicazioni e spiegazioni, il consumatore si ferma al prezzo senza comprenderne la reale eccellenza del prodotto Dop.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it