FLOP A 5 STELLE PER LA TAPPA FINALE DELLA MANIFESTAZIONE “GIU’ LE MANI DAL NOSTRO MARE”

Doveva essere la tappa finale di una manifestazione nazionale, denominata “Giù le mani dal nostro mare”, che in altre parti d’Italia ha oggettivamente positivi riscontri. Ed invece ieri sera, in piazza Torre a Marina di Ragusa, a dire no alle trivelle, c’erano pochissime persone. Un vero flop per l’iniziativa che è stata promossa a livello locale dal meetup cittadino del Movimento 5 Stelle.  Tanto imbarazzo anche nei confronti degli esponenti nazionali del movimento (tra loro Crimi) che sono venuti fino a Ragusa per prender parte all’evento, praticamente snobbato dalla base grillina ma anche da molti rappresentanti istituzionali. Pochi, pochissimi i consiglieri presenti a far da contorno al sindaco Federico Piccitto e solo a due dei suoi assessori, Corallo e Zanotto. E’ evidente lo scollamento tra la base, soprattutto con l’ala ambientalista del movimento che aveva tratto grande linfa dagli attivisti vicini a Legambiente, adesso lontana ormai anni luce dopo la rottura con l’ex assessore Conti. La serata ha preso il via con molto ritardo e questo non ha di certo favorito la partecipazione in una Marina di Ragusa annoiata, spenta, sommessa. Sul palco hanno iniziato a suonare gli Akkura di Palermo. E solo tra una pausa e l’altra dell’esibizione, come ha più volte ricordato il cantante dando dunque un senso di marginalità al focus centrale dell’evento stesso, si sono svolti gli interventi prettamente politici. Una battaglia, quella del no alle trivelle, che proprio nei giorni scorsi ha visto la sentenza del Consiglio di Stato a favore delle società petrolifere che dunque potranno avviare le attività di ricerca anche in mare, oltre che sulla terraferma. Una sconfitta che non fa mettere da parte complessivamente la battaglia, ha spiegato poi sul palco il sindaco Piccitto, perché anche se in questo momento le normative non hanno favorito il fronte del no alle trivelle, il Movimento 5 Stelle continuerà a fare ostruzionismo in attesa di diventare forza di Governo a livello nazionale. Un ostruzionismo a quelle società petrolifere che al Comune di Ragusa cedono ogni anno milioni di royalties con cui, anche l’Amministrazione a 5 stelle, sistema i conti del bilancio comunale.

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