FINALISTI ALL’EMAIA SCELTI DALLA GIURIA TECNICA

  Le prima giornata dedicata alle selezioni delle scuole e dei giovani stilisti di Sicilia di Moda è andata in archivio. Un lungo pomeriggio durante il quale i componenti la giuria, tecnici ed operatori nel settore della moda, hanno prima fatto tappa nel back stage dove hanno potuto toccare con mano i tessuti scelti ed hanno verificato le manifatture per poi passare al tavolo di giuria per dare un voto alla presentazione. Tra gli ospiti d’eccezione, Massimo Trulli, artista e designer. Sono sue le creazioni che Valeria Marini ha voluto per la passerella di Milano Moda; borse esclusive, certificate ed in edizione limitata, oggetto di culto in tutto il mondo. “Credo molto nei giovani e nelle loro potenzialità – ha detto Trulli -; sono venuto volentieri a Sicilia di Moda per vedere cosa sono capaci di fare, cosa vedono, qual è il loro modo di vivere ed interpretare la moda. Più di qualcuno di loro ritengo abbia delle ottime possibilità ma ha bisogno del giusto supporto per spiccare il volo. Quello della moda è un mondo difficile, bisogna avere le spalle larghe. Molto interessante il confronto tra le scuole e gli stilisti; dal confronto stesso i ragazzi possono imparare. A loro devo raccomandare di avere carattere; solo chi ci crede veramente, riesce ad andare avanti; non basta solo il talento ma è necessaria una giusta combinazione di grinta, risorse economiche e fortuna. E poi devono girare, osservare, guardare, sperimentare. Io non potrei vivere senza sperimentare quotidianamente qualcosa di nuovo”. Non ama i riflettori, Massimo Trulli, ma non ha saputo resistere ai ragazzi. Alla conclusione della prima giornata, ha voluto proporre loro “ma in un rapporto tra artisti alla pari”, come solo i grandi sanno fare, di sfilare insieme, mettendo a disposizione le dieci borse della collezione Pop Art che dovevano essere protagoniste delle passerelle, da sole e nell’ultima giornata.

In giuria anche Il professore Giovanni Di Pasquale, direttore dell’Accademia di Alta moda Koefia di Roma. “Il livello sta notevolmente migliorando – ha detto Di Pasquale -; l’avere dato alle scuole, un argomento entro il quale muoversi, ha dato, a mio avviso una linea di indirizzo che ha portato coerenza e limitato eccessivi voli di fantasia”. Le scuole dovevano rappresentare cinque momenti della giornata di una donna, dalla colazione allo shopping al lavoro, mentre i giovani stilisti sono stati lasciati “liberi”. “Ho visto qualcosa di interessante anche nell’utilizzo dei materiali, innovativi e di costi limitati – conclude Di Pasquale -; potere contare su una grande resa con una spesa contenuta è un punto a favore”. Ed anche Nathalie Gavotti insegnante dell’Accademia condivide l’interpretazione data da Di Pasquale. L’Accademia di Alta Moda Koefia, da tre anni collabora con il Polo Fieristico Emaia per la manifestazione Sicilia di Moda. Dario Fumagalli, milanese, fotografo di moda, consiglia ai ragazzi di accumulare più esperienze possibili. “Alla fine è tutto nelle loro mani – dice Fumagalli – questa è una esperienza utile ma devono avere ben presente il fatto che dovranno comunque cavarsela da soli. Mi sembra invece strano che nessuno di loro abbia pensato ad un abito classico, intramontabile”. Liliana Stimolo, architetto e designer di gioielli, che per lo staff Emaia ha definito parte dei contenuti del concorso “Sicilia di Moda” è da sempre sostenitrice del fatto che dal confronto i ragazzi possano imparare. “Una manifestazione che sta crescendo anno dopo anno – ha dichiarato il presidente di Emaia, l’avvocato Salvatore Di Falco – e che rende il polo fieristico, a settembre, fulcro della moda”. Le riprese dell’evento sono curate da Toto Clemenza, art director e regista: “Stiamo utilizzando una doppia regia – spiega Clemenza –; una dedicata alla troupe di otto cameraman e l’altra che elabora in tempo reale le immagini per il videowall, immagini che diventano elemento fondante della scenografia con ritmi e tagli che hanno ovviamente come scopo principale la valorizzazione dell’abito e dell’accessorio che sfila in passerella”. 

 

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