FIERA DEL MEDITERRANEO

 

Sul sito istituzionale del Comune del capoluogo siciliano iniziano a diramarsi gli avvisi per l’organizzazione della Fiera del Mediterraneo 2014. L’Amministrazione comunale intende ricevere proposte relative alla concessione dei lavori pubblici e dei lavori di pubblica utilità connessi alla realizzazione del Nuovo polo multifunzionale di Palermo nell’area dell’ex Fiera del Mediterraneo, da selezionare attraverso procedura concorsuale.

Premessa necessaria per comprendere il senso di tale progetto è la considerazione che il Comune intende utilizzare, attraverso la trasformazione d’uso e di identità, le principali aree dismesse o dismettibili ricadenti sul proprio territorio, tra queste rientra la, appena citata, ex fiera del Mediterraneo, sita alle pendici del Monte Pellegrino e che costituisce una vera e propria cittadella autonoma, la cui forma triangolare si spalma su oltre 88 mq, da cui discendono ben 19 padiglioni da cui può accedersi attraverso due entrate, una a Nord e una a Sud.

Il 2009 è stato il primo anno in cui si è svolta la fiera campionaria e, attualmente, gli ambienti si trovano in uno stato di abbandono e degrado, fatta eccezione per pochi padiglioni, utilizzati dall’Amministrazione comunale.

L’amministrazione, però, non è la sola a muoversi per recuperare questi 83 mila metri quadrati abbandonati e il relativo buco da 20 milioni di euro. Agli inizi di gennaio, infatti, un gruppo di lavoratori dello spettacolo ed artisti ha occupato un capannone abbandonato all’interno del complesso dell’ex Fiera Del Mediterraneo, è nato così il Teatro Mediterraneo Occupato.

Un nuovo spazio aggregativo delle molteplici energie creative ed artistiche della città di Palermo in un luogo fatiscente.

“Vogliamo trasformare questo posto – spiega Turi Pirrone, anche lui lavoratore dello spettacolo – nella casa degli artisti e delle associazioni che fanno un lavoro prezioso per il territorio ma spesso non hanno una sede adeguata. Sarà la casa di chiunque abbia un’idea di sviluppo della città che vuole condividere con altri”.

 

L’idea di un nuovo polo culturale raccoglie l’eredità del Teatro Garibaldi Aperto, esperienza conclusa nel quartiere Magione ad ottobre dopo 18 mesi di occupazione e condivisa da alcuni dei sostenitori del nuovo Teatro Mediterraneo.

Non una semplice provocazione, precisano gli occupanti, ma l’esempio concreto della disillusione dei cittadini, stufi di stare ad aspettare che la politica cambi le cose per loro.

Non si sono dimostrati improduttivi, a pochi giorni dall’occupazione, infatti, si è tenuta due giorni di musica e arte a sostegno del progetto “Frequenza 200” contro la dispersione scolastica attivo a Palermo nel quartiere di Borgo Vecchio, curata dal Teatro Mediterraneo Occupato, in collaborazione con il centro sociale Arteca e la DB Produzioni.

La fiera, quindi, unisce animi e spiriti diversi, artisti, musicisti, singoli e collettività che lottano per una Palermo diversa dove gli spazi degradati e abbandonati alla speculazione vengano dal basso riconquistati e adibiti a spazi di cultura, informazione e socialità altra.                                                          

 

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