Fiat Uno: 40 anni fa l’uscita. Schininà: “Auto iconica che conquistò il mondo”

A 40 anni dalla sua nascita, la Fiat Uno resta un’automobile che ha segnato la storia automobilistica italiane e mondiale. Era il 1983 e Fiat investì circa mille miliardi delle vecchie lire per quella che all’epoca era considera un’auto innovativa e moderna. Sono passati 40 anni dalla sua uscita. Presentata nel 1983 a Capa Canaveral, la Uno è stata lanciata con slogan come “grintosa”, “sciccosa”, “risparmiosa” e “pomodosa”. Queste descrizioni erano perfette per la nuova vettura, che seguiva la tradizione della Cinquecento C e si adattava perfettamente alla crescita e al benessere del boom economico italiano degli anni ’80.

La Uno era una macchina perfetta per la famiglia, anche se oggi sarebbe considerata piccola. Erede della Fiat 127 la vettura conquistò i clienti di Fiat e non solo grazie alle sue caratteristiche. Sembrava, visto il suo design, un’auto elegante e moderna. Disegnata da Giorgetto Giugiaro, spaziosa dentro ma piccola fuori, rimase una delle auto più vendute e fra le più amate dagli italiani. 

L’auto originariamente doveva nascere come una Lancia ma alla fine si decise di portarlo sul mercato con il brand Fiat e da qui iniziò una storia di successo che ha pochi eguali nel settore automobilistico italiani. 

A quel tempo l’80% della quota di mercato era Fiat in Italia e le vendite andarono molto bene, anche nella provincia di Ragusa. La pubblicità e il lancio della Uno furono ideati da Forattini.

Con il passare del tempo, la Uno è stata personalizzata e migliorata per offrire un’esperienza di guida ancora più confortevole. Nel 1987-1988, arrivò la Fiat Uno Turbo, che ebbe un successo enorme. Il modello era disponibile con tre porte.

IL RICORDO DI UMBERTO SCHININA’ DEL GRUPPO SCAR

“La Fiat Uno è stata un’auto che ha lasciato il segno nella storia dell’automotive italiana – spiega Umberto Schininà, del gruppo Scar di Ragusa, concessionaria Fiat – Il suo lancio nel 1983 a Capa Canaveral, con slogan accattivanti che ne esaltavano le qualità, ha rappresentato un punto di svolta per il marchio e per il mercato automobilistico. Non solo la Uno ha saputo catturare l’attenzione dei consumatori per la sua grinta e sportività, ma anche per l’eccezionale rapporto qualità prezzo, che l’ha resa una scelta ideale per molte famiglie. In particolare in provincia di Ragusa, ha riscosso un grande successo di vendita, consolidando il ruolo di Fiat nel mercato nazionale”. 

Tra gli aneddoti c’è la scelta di alcuni allora giovani ragusani che acquistarono la Fiat Uno e la fecero allestire con un impianto audio da parecchi decibel. Il risultato? Al loro passaggio tremavano letteralmente i vetri delle abitazioni. Un’epoca in cui non c’era un controllo dell’inquinamento acustico e in cui queste cose erano permesse.

Da allora sono passati 4 decadi e nulla è stato più come prima. La vettura nel corso della sua lunga carriera ha venduto quasi 9 milioni di unità facendo la fortuna della casa automobilistica di Torino che grazie a lei fu protagonista del mercato negli anni ’80 e ’90.

LA BANDA DELLA UNO BIANCA

Essendo un’auto particolarmente apprezzata e uno dei modelli più diffusi, divenne anche, suo malgrado, protagonista di clamorosi fatti di cronaca. Tra l’87 e il 1994, infatti, venne utilizzata da quella che passerà alla storia come “la banda della uno bianca”. Veniva rubata, infatti, proprio perché molto diffusa e quindi riusciva a passare inosservata. La banda della uno bianca, composta prevalentemente da poliziotti, in Emilia Romagna (i capi della banda, i fratelli Savi, erano originari del riminese). Tra l’altro, pochi lo sanno, ma uno dei componenti minori della banda aveva lontani origini modicane. Quando la storia s’intreccia con la cronaca…

Resta di fatto uno delle auto più amate e gettonate non solo in Italia ma anche all’estero. E forse, il simbolo di un’era di boom economico, quei mirabolanti anni ’80 che hanno fatto sognare un’intera generazione di ragazzi. 

In 40 anni di storia, la Fiat Punto ha saputo conquistare il cuore dei suoi appassionati, e ancora oggi è considerata un’auto iconica nella cultura automobilistica italiana. 

Per questo, forse, oggi quest’auto ci manca tanto e sentiamo il bisogno di celebrare i suo primi quarant’anni. Portati benissimo.
ha collaborato Irene Savasta

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