Mentre l’azienda sanitaria continua a rivendicare risultati positivi nella riduzione delle liste d’attesa, sul territorio emergono episodi che sollevano interrogativi sulla reale efficacia del sistema. A portare all’attenzione pubblica una vicenda emblematica è il Comitato Civico Articolo 32, che segnala quanto accaduto nei giorni scorsi a un paziente dell’ospedale di Modica. «La mattina del 16 […]
FESTA DI SAN PIETRO A MODICA
05 Giu 2013 18:53
Quest’anno la festa di S. Pietro, Patrono di Modica, sarà vissuta nel ricordo del Concilio Vaticano II e di Giovanni XXIII, il “papa buono” che lo
promosse. A cinquant’anni dall’inizio di quel sorprendente evento e dell’enciclica “Pacem in terris”, si vuole vivere questa felice ricorrenza con gli occhi
dei bambini, ricolmi di meraviglia e attesa. Ma anche con lo sguardo di testimoni del Vangelo – nel ventennale della loro morte – come il Vesco o don Tonino Bello, fulgido esempio della non violenza evangelica, e del Beato martire don Giuseppe Puglisi, difensore dei poveri e dei piccoli, ucciso a
Brancaccio per mano mafiosa in odio al Vangelo; o come il nostro concittadino Nino Baglieri, l’atleta di Dio, apostolo instancabile dal letto della sua sofferenza dell’amore del Signore. La festa cristiana deve portare sempre ad un ringiovanimento evangelico delle comunità e all’impegno per la
promozione della giustizia e della pace. Certo, la crisi economica che stiamo attraversando e il venir meno dei contributi economici delle istituzioni preposte non permettono di organizzare una festa in grande stile. Eppure questa circostanza ha anche dei risvolti promettenti. Ha
aiutato a pensare e programmare la festa, secondo la consapevolezza che sta prendendo sempre più forma nel nostro Vicariato di Modica, all’insegna della sobrietà creativa, del coinvolgimento di tutti e della fraternità che si fa incontro gioioso e tenda accogliente per quanti portano il fardello – le
tante famiglie – di questa difficile crisi sociale ed economica. E così il Vangelo che riceviamo con gratitudine dal Signore continuerà ad essere per
molti fonte di sicura speranza e germe fecondo del regno di Dio nel mondo.
La visita e la celebrazione eucaristica nei quartieri della parrocchia, con le serate di fraternità, la presenza nelle case dei nostri anziani e ammalati, permetteranno di gioire, sperare e soffrire con loro, di consolidare relazioni belle e significative tra le diverse generazioni, di arricchirci del volto dell’altro che è riverbero e immagine di Dio. In particolare quest’anno l’illuminazione artistica sarà realizzata con l’iniziativa “Accendi una luce” (una luminaria!) al balcone delle case e davanti ai negozi. La somma risparmiata verrà devoluta al Fondo di solidarietà per sostenere le famiglie delle Piccole Imprese e degli Artigiani colpite dalla grave crisi economica, e per il supporto economico delle Case di pronta accoglienza del progetto vicariale Il Portico di Betsaida che ha permesso già di ospitare parecchie persone e famiglie.
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