FERMI TUTTI ABBIAMO IL PAPA

Amore, fiducia, cammino, preghiera e fratellanza: queste le ha dette in ordine Papa j. Mario Bergoglio Francesco I. Per tutti questo Papa sarà: Francesco uno di noi.
77 anni, latino americano, progressista (soprattutto nelle questioni sessuali), schierato contro le debolezze della chiesa. Umile ed emozionato Papa(à) Francesco si rivolge alla sua comunità chiedendo di pregare per Lui. Il Vescovo chiede al suo popolo la Benedizione.
Dopo la parentesi filosofica di Benedetto XVI, per il quale Papa Francesco dimostra grande rispetto e ammirazione, questo nuovo Papa eletto sembra essere la naturale continuazione di Papa Giovanni Paolo II, almeno nello spirito. Un nuovo Papa, di tutti e acanto a tutti, e magari anche versione 2.0.
Presentando il nuovo Papa al suo Popolo ci si concentra sulla Relazione che Francesco I vorrà instaurare con i fedeli e non si esitano parole come: Radio, Televisione e Nuovi Mezzi di Comunicazione. Massima apertura.
<< Io sono il Vescovo di Roma, i miei colleghi mi sono venuti a cercare quasi alla fine del mondo>> ha detto Papa Francesco.
Forse proprio un Papa preso della fine del mondo riuscirà a salvare il mondo dalla sua fine.
Il nuovo Vescovo di Roma parla potabile,semplice e ha annunciato ad una Piazza San Pietro gremita e commossa che, come prima cosa, domani, affiderà alla Madonna il suo pontificato. Dalla sua biografia si legge che già nel 2005 aveva espresso timidezza nei confronti di chi lo voleva già allora Leader della Chiesa Cattolica. Adesso invece bisognerà scrivere che Papa Francesco ha accettato la sua missione con una serenità che gli si legge in viso.
Oltre 50 le preferenze a suo favore in Conclave. Per la prima volta un Papa americano e SUD americano al Vaticano, per la prima volta un Papa gesuita e senza fronzoli.
Colpo di scena, non era nella rosa dei papabili, viene eletto in meno di 24 ore (fuori dalle previsioni) e sembra avere un carattere tanto umile quanto forte e tenace.

TRA L’ELEZIONE ALLA PROCLAMAZIONE Due giorni di conclave, prima giorni e giorni di polemiche riguardo scandali e inciuci della Chiesa. Tante le considerazioni colorate che si leggono su Twitter, svariati i commenti che aprono importanti riflessioni sull’Istituzione della Chiesa, molti coloro i quali rincorrono l’ultimo aggiornamento per arrivare primi nel dire il nome del nuovo Papa mentre ancora non si conosce l’Uomo.
Si capisce che il popolo del Web è disincantato e scettico nei confronti dell’Istituzione ecclesiastica che negli ultimi tempi ha dimostrato tutta la sua debolezza umana. Il nuovo Papa, quest’uomo chiamato da Dio ed eletto da altri uomini, dovrà affrontare una Chiesa in piena crisi di identità e con un profondo bisogno di ridiscutere aspetti importanti della propria sostanza. Spolverare gli scandali avvenuti soprattutto nell’ultimo anno di pontificato di Benedetto XVI è poca cosa. L’imminente esigenza sarà quella di bonificare le radici di una Chiesa fatta da uomini sui quali la società potrebbe, e di fatto l’ha già fatto, muore delle accuse alle quali bisognerà rispondere. C’è inoltre un necessario bisogno di ritrovare un dialogo e una nuova relazione con il mondo e con le persone. Un nuovo Concilio Vaticano, sarebbe il terzo, che accordi un Istituzione compromessa dai fatti e dai mancati appuntamenti (almeno di trasparenza) degli ultimi anni non sarebbe inappropriato.
Il compito più difficile sarà chiaramente innovare senza dimenticare le norme e gli imperativi della Fede Cattolica che sanciscono in maniera lapidaria la retta via da perseguire. 

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