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FARMACISTA ERBORISTA
05 Ago 2013 05:10
Il dottor Corrado Cappelletti discende da una famiglia di erboristi trentini che si occupa della raccolta, lavorazione, della trasformazione delle piante officinali fin dal 1909, molto nota a Trento e non solo. Si laurea in farmacia nel 1972, presso l’Università di Ferrara. Dopo varie esperienze nelle farmacie si dedica all’attività dell’azienda di famiglia l’Antica Erboristeria dott. Cappelletti, occupandosi della produzione nel settore delle piante officinali. Nel 1978 si diploma Erborista presso l’Università di Urbino. In seguito si dedicherà soprattutto alla Cosmesi naturale con una vastissima gamma di prodotti formulati secondo tradizione, esperienza e ricerca. È stato socio fondatore a Milano dell’Associazione degli Erboristi Italiani e presidente dell’Associazione Erboristi Trentini.
Ha tenuto innumerevoli corsi, conferenze ed eventi ed ha partecipato a fiere e convegni in Italia e all’estero.
Ha conseguito varie specializzazioni, nel settore, presso l’Università di Pisa e Ferrara.
Cosa significa essere Farmacista Erborista?
Essere il farmacista di una volta, che alla ricerca farmacologica unisce la lunga tradizione erboristica che deriva dalle piante officinali.
Perché questa scelta?
Sono nato in una famiglia di Erboristi che per tanti anni si sono occupati della raccolta, della lavorazione e della conservazione delle piante officinali, insieme alla fitoterapia. Ho sentito quindi l’esigenza di approfondire e applicare anche nel campo della farmacologia moderna quanto da loro conosciuto e trasmessomi.
Lei quindi continua la tradizione di famiglia con la Sua attività?
Ora non più (data l’età), ma ho proseguito quanto fatto dai miei avi e ho cercato di portare tali conoscenze nella Cosmesi naturale.
L’Erboristeria attuale ha una funzione veramente utile oppure per la gran parte è solo una moda di questi ultimi decenni?
Se il Farmacista Erborista è competente e ben preparato, la Fitoterapia diventa un’alleata valida, confermata anche da importanti e noti studi scientifici.
Mi cita per cortesia qualche Pianta particolarmente adatta in cosmesi?
Sono molte. Le cito le più conosciute, così come mi vengono in mente: l’Iperico o Erba di s. Giovanni, che svolge un’azione antiflogistica e decongestionante e si usa soprattutto nei prodotti dopo-sole, insieme alla Calendula.
L’Achillea millefoglie, molto delicata nell’azione, particolarmente usata come decongestionante, soprattutto per i piedi.
La Lavanda: detergente, protettiva della pelle (anche contro punture di insetti).
La Camomilla che svolge un’azione riparatrice, rinfrescante, lenitiva, decongestionante, rivitalizzante.
Il Timo, disinfettante e antisettico, usato specificatamente per le pelli grasse, insieme alla Bardana, dermopurificante e cicatrizzante.
Tornando alla farmacia, Lei cosa pensa dei prodotti galenici, il cui uso oggi risulta molto ridotto?
La loro preparazione comporta tempo per il Farmacista, che può invece più facilmente avvalersi della disponibilità di preparati già confezionati dalle grandi industrie farmaceutiche.
Avrebbe senso oggi tornare più massicciamente ai prodotti galenici?
Se parliamo di prodotti preparati con cura e con amore, sarebbe certamente utile alla salute, senza contare che la professione e la categoria del Farmacista sarebbero maggiormente considerate e valutate.
Come è messo il nostro Trentino a Piante officinali?
E’ molto ricco, perché qui andiamo dalla flora mediterranea alle specie botaniche di alta montagna, e quindi esistono un’abbondanza e una differenziazione molto importanti.
La Sua famiglia è titolare di un prodotto particolare?
Dal 1909 ci distinguiamo per la produzione del Novasalus, un amaro a base di piante officinali ottenuto da infusi, decotti e macerati di fiori, radici ed erbe.
Esso rispetta ancora oggi la formula originale.
Può congedarci infine con una curiosità che riguarda la Sua esperienza e che la fa ancora sorridere?
Un giorno, negli anni ’70, mi sono sentito chiedere erbe che fossero efficaci contro il polistirolo. Mi hanno domandato anche erbe per contrastare la manopausa.
Molto spesso mi chiedevano filtri d’amore, che ovviamente non ho mai preparato per una questione deontologica.
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