È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
FAMIGLIE E SCUOLA: UN PATTO EDUCATIVO PER I GIOVANI
25 Nov 2010 21:09
La scuola e la famiglia, un doppio binario parallelo, oggi in continua trasformazione, su cui si fonda l’educazione alla cittadinanza democratica dei giovani: se ne è parlato a Ragusa in un convegno organizzato dall’Avis provinciale, con la collaborazione della provincia regionale di Ragusa e dell’ufficio scolastico provinciale.
“Il tema del convegno fa riferimento al D.P.R. 235 del 2007 -afferma Carmelo Massari, vice presidente Avis provinciale- del patto educativo di corresponsabilità voluto dal ministero. L’esigenza di creare un nuovo associazionismo tra famiglie, scuola, agenzie formative e istituzioni, per potere avere un orizzonte di valori condivisi, è forte. Occorre che questo patto sia sostenuto da piena responsabilità e fiducia; patto, infatti, significa collaborazione stretta. L’Avis nazionale si propone come supporto per una cittadinanza attiva e responsabile di tutte le realtà”.
Di fondamentale importanza in quest’ottica, l’associazionismo dei genitori, intesi come risorsa della scuola.
“Patto significa riconoscerci reciprocamente -sostiene Davide Guarneri, presidente associazione italiana genitori Onlus-. Le famiglie non sono tutte uguali; le scuole vivono anche attraverso difficoltà dovute a riduzioni di fondi ma è fondamentale che i genitori e insegnanti riconoscano reciprocamente il loro grande ruolo di educatori. E’ possibile trovare dei punti di incontro e i ragazzi stessi ci sollecitano: sono loro la vera sfida educativa nei nostri confronti. L’associazionismo che proponiamo è un valore aggiunto, il tentativo e la certezza che il genitore possa uscire dal proprio isolamento. L’obiettivo finale è quello di offrire alla scuola non una richiesta individuale, ma una lettura di domande condivise da più genitori”. (Angela Barone)
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