EVENTI, CONCERTI, VISITE GUIDATE, CONFERENZE A MITOMANIA

Un viaggio nel mito antico per riscoprire la modernità di una città attraverso eventi, concerti, visite guidate, conferenze e conversazioni, inseguendo la narrazione fantastica delle dee Demetra e Kore, rileggendo la società attuale in un’analisi introspettiva che favorisce lo scambio. Mira a queste finalità la manifestazione “Mito/mania” organizzata dall’associazione culturale Pergamo che si svolgerà a Ragusa dal 8 all’11 settembre prossimi e che vedrà la presenza di numerosi e importanti relatori, tra cui la scrittrice e giornalista Valeria Palumbo e i psicoanalisti Sarantis Thanopulos e Mariella Mejia.

Una manifestazione che si pone, sulla scorta di quanto accade in altre città italiane, come la settimana della letteratura a Mantova, quale momento culturale che possa favorire il dialogo e promuovere nel contempo il luogo. Questa mattina l’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa al Comune di Ragusa alla presenza dell’assessore alla Cultura, Francesco Barone e del presidente dell’associazione Pergamo, la psicoanalista Anna Paola Giannelli. Più giornate, a Ragusa superiore e a Ibla, per affrontare il mito che si trasforma in mania e, al contrario, capire e comprendere la mania del mito.

Lo si farà attraverso un percorso di ricerca che contiene, mediante la forma della conversazione, rivolta a tutti, la volontà di indagare gli strati mitici e i luoghi ragusani noti e meno noti. Un voler ritrovare la città per ritrovarsi nella città. Il tema di questa prima edizione è proprio il livello più antico, abitato dalla dea Ctonia, Tanit, Demetra, Kore o come la si voglia chiamare, per riabbracciare l’origine della città. “La città come stratificazione e labirinto complesso vista con gli occhi della dea – spiega la presidente Anna Paola Giannelli che sta curando l’organizzazione dell’evento assieme al direttivo dell’associazione Pergamo – Attraverso il mito della maternità di Demetra sarà possibile scoprire il dolore, ma anche il suo superamento, l’accettazione del nuovo.

E poi, scoprire i lati “inferi” del mondo di Kore e di Ade e la loro ricchezza. Rileggiamo la città e ne analizziamo gli aspetti sociali. Abbiamo ad esempio notato che dal 2000 sono diminuiti i suicidi a Ragusa. Sono ormai pochissime le persone che si buttano dai ponti. E a nostro avviso questo accade perché da quell’anno è stata rilanciata la vita sociale a Ibla, divenendo valvola di sfogo per i nostri giovani. La gente può fare i suoi “riti dionisiaci”, non avvertendo più la necessità di autodistruggersi. Quelli erano suicidi sociali in una società bloccata e chiusa. Adesso, senza demonizzare, cerchiamo di capire l’energia che è stata messa in campo e che è divenuta ricchezza. Vedremo il bello ma anche la mostruosità, per farci inquietare un po’, per poi capire e scambiare nuove informazioni”.

L’assessore Barone ha rimarcato la valenza altamente culturale dell’iniziativa che intende valorizzare anche gli artisti locali e il mondo della cultura e degli intellettuali iblei. Saranno infatti numerosi gli apporti culturali forniti da tanti relatori, artisti e poeti ragusani chiamati ad essere veri protagonisti in questa ricerca del mito.

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