Le notizie, che arrivano,oggi, dall’Unione europea, fanno respirare gli italiani, e il Sud Italia, Sicilia compresa, dal momento che i 3,5 miliardi di fondi aggiuntivi ottenuti, 500 milioni verranno convogliati alle aree rurali  e 400 milioni verranno destinati per l’occupazione giovanile al Sud.

“Per l’Italia, ha commentato Mario Monti, il saldo dei prossimi 7 anni è migliorato “significativamente”, calando di 3,8 miliardi. Il che equivale a un risparmio di circa 500 milioni di euro all’anno” .Così, leggiamo la notizia dell’accordo europeo, per cui , l’italia “nel complesso” ottiene una “assegnazione di fondi aggiuntivi di 3,5 miliardi di euro sui 7 anni, rispetto alla prima proposta di novembre”,  ha spiegato Monti in conferenza stampa. “Il risultato di oggi in definitiva consentirà un miglioramento significativo del saldo netto dell’Italia rispetto al ciclo settennale precedente che sarà di meno 3,8 miliardi, che corrisponde allo 0,23 per cento del reddito nazionale lordo”. Il nostro paese, in sostanza, risparmierà circa 500 milioni all’anno.

.Dei 3,5 miliardi di fondi aggiuntivi ottenuti dall’Italia, 1,5 è destinato allo sviluppo rurale (la cui dotazione complessiva sale a 9,26 miliardi) e 2 miliardi aggiuntivi sono, invece, indirizzati alle politiche di coesione. In particolare, 500 milioni serviranno alle aree rurali delle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno e oltre 400 milioni per l’occupazione giovanile al sud.

E’ difficile far capire che un risultato del genere potrà dare  respiro al Sud, in quanto il linguaggio economico è poco comunicativo per tutti noi, ma ci rendiamo conto che questo risultato darà l’accesso al sud ai contributi necessari, per poter avviare una crescita ,in termini di occupazione giovanile , in termini agricoli, dal momento che, ad esempio, la Sicilia è ad alta vocazione agricola, per storia, e per territorio.

“I 27 Stati hanno trovato un accordo sul bilancio 2014-2020. L’Europa è stata capace di decidere”. Questo è il twit  del  portavoce della cancelliera tedesca Angela Merkel, Steffen Seibert.