Esplosione San Giovanni Galermo: “Noi sfollati in casa nostra!”. Disagi a decine di famiglie pur non coinvolge direttamente

Le immagini del crollo della palazzina a San Giovanni Galermo, provocato da una terribile esplosione di gas, sono ancora impresse nella memoria di tanti catanesi. Eppure, mentre i riflettori si spengono, le difficoltà continuano a consumarsi lontano dagli occhi del pubblico. Decine di famiglie colpite dall’esplosione stanno vivendo giorni di enormi disagi, in bilico tra l’incertezza abitativa e l’assenza di un supporto adeguato. Ma ci sono anche famiglie che abitano solo a ridosso dell’area dove è avvenuta l’esplosione ma al contrario degli sfollati, sono “sfollati in casa propria”.

Perché non sono stati sfollati in quanto non sussistono ragioni di sicurezza tali che impongono queste misure, ma nei fatti stanno vivendo gli stessi disagi degli sfollati. Poco dopo l’esplosione sono rimasti per giorni anche loro senza luce, acqua e gas. La situazione è leggermente migliorata un paio di giorni dopo con il ritorno della corrente elettrica e dunque dell’acqua, ma da allora ad oggi non è tornata l’erogazione del gas.

Queste famiglie, che vivono relativamente nelle vicinanze dell’area dell’esplosione, vivono molti disagi: case fredde, servizi essenziali a singhiozzo e un senso di abbandono.

La lenta ripresa e i limiti della quotidianità

Subito dopo l’esplosione, l’intera area è rimasta per giorni senza luce, acqua e gas. Se la corrente elettrica è tornata nel giro di pochi giorni, consentendo così la ripresa dell’erogazione dell’acqua, la situazione del gas non è mai stata risolta. A vari giorni di distanza, anche queste famiglie continuano a fare i conti con un problema che rende le loro case difficili, se non impossibili, da abitare.

La mancanza di gas compromette ogni aspetto della vita quotidiana: non è possibile cucinare, riscaldare gli ambienti o utilizzare l’acqua calda. Le docce diventano un’impresa, costringendo le famiglie a organizzarsi con soluzioni temporanee e scomode. Le serate si trascorrono al freddo, avvolti nelle coperte, in una condizione che diventa insostenibile con l’inverno. foto di repertorio

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