ESERCIZI SPIRITUALI APERTI A TUTTI PER LA QUARESIMA 2013

“L’Anno della fede diventa un invito ad un’autentica e rinnovata conversione al Signore, unico Salvatore del mondo. Nel mistero della sua morte e risurrezione, Dio ha rivelato in pienezza l’Amore che salva e chiama gli uomini alla conversione di vita mediante la remissione dei peccati. Per l’apostolo Paolo, questo Amore introduce l’uomo ad una nuova vita. La fede, infatti, cresce quando è vissuta come esperienza di un amore ricevuto e quando viene comunicata come esperienza di grazia e di gioia”. Lo dice don Antonino Aprile, salesiano Don Bosco, che detterà gli esercizi spirituali della Quaresima 2013 promossi dall’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute in collaborazione con la Diocesi di Ragusa. Gli esercizi spirituali, aperti a tutti, sono particolarmente indicati per ammalati, medici, operatori sanitari, associazioni di volontariato, ministri straordinari della Comunione eucaristica e laici impegnati nella Pastorale della salute. Saranno trasmessi in differita da Radio Karis. L’appuntamento è per lunedì 4, martedì 5 e mercoledì 6 marzo, a partire dalle 16, nella chiesa del Crocifisso – Suore Cappuccine dell’Immacolata di Lourdes in via Generale Scrofani, all’angolo con via Gian Battista Odierna, a Ragusa. “La fede senza la carità – afferma il direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della salute, don Giorgio Occhipinti – non porta frutto e la carità senza la fede sarebbe un sentimento in balia costante del dubbio. Fede e carità si completano a vicenda, così che l’una permette all’altra di attuare il suo cammino”. Aggiunge don Aprile: “Non pochi cristiani dedicano la loro vita con amore a chi è solo, emarginato o escluso come a colui che è il primo verso cui andare e il più importante da sostenere, perché proprio in lui si riflette il volto stesso di Cristo. Grazie alla fede possiamo riconoscere in quanti chiedono il nostro amore il volto del Signore risorto. E’ la fede che permette di riconoscere Cristo ed è il suo stesso amore che spinge a soccorrerlo ogni volta che si fa nostro prossimo nel cammino della vita. Sostenuti dalla fede, guardiamo con speranza al nostro impegno nel mondo”.

 

 

 

                   

 

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