ESECUZIONI IMMOBILIARI: ATTENTI AGLI SPECULATORI SENZA SCRUPOLI

Fermo restando il concetto che le manifestazioni e le opposizioni alle esecuzioni immobiliari non vogliono essere un momento di rifiuto del debito e di facile strumentalizzazione delle vicende, occorre evidenziare che, visto che le esecuzioni sono tese ad ottemperare ad un debito non onorato, le stesse devono essere un momento di garazia tra tutte le parti, esecutato e creditori,  di fatto la norma ultima nella stragrande maggioranza dei casi si ritorce contro gli stessi, degli esecutati perchè l’eccessivo ribasso del prezzo non consente di onorare il debito e dei creditori perchè non rientrano dello stesso. In tutto questo si innesta creando una miscela esplosiva l’attività di speculatori senza scrupoli che in certi creano momenti di legalità ambigue.
   Ora partiamo dal presupposto che la norma deve operare in un contesto di mercato quanto più possibile in equilibrio, cosa che purtroppo non è, alla quale fa riscontro un’atteggiamento del sistema bancario che di fatto ha chiuso i rubinetti ecco che il tutto andrebbe inquadrato in una logica di straordinarietà dove il legislatore ha il dovere di colmare le criticità.
  Se a tutto questo  aggiungiamo le criticità di un rapporto banca-correntista che ormai la giurisprudenza sanziona in danno delle banche, il tutto auspicherebbe ad intervento lenitivo del debitore, vedi ad es. un a ristrutturazione del debito.
  In ogni caso và evidenziato che la svendità di una impresa è un momento di impoverimento della nostra comunità, nonchè della stessa.
   Denunciamo a voce alta la totale assenza della politica nel dibattito aperto, la autoreferenzialità che contraddistingue la condotta delle associazioni di categoria alla quale fà da contraltare la non comune sensibilità della istituzione, nella persona di Sua Ecc. il Prefetto, cosa della quale siamo compiaciuti e ossequiosi.
   Mariano Ferro vuole ribadire che questa è una battaglia che non possiamo che vincere in forza delle ragioni che abbiamo perciò saremo presenti l’addove sia necessario per affermare un diritto alla dignità, e predisponendo a breve passaggi di confronti in primis con i Sindaci, perchè i referenti sul territorio, chiedendo loro di schierarsi al fianco dei cittadini

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