EPILESSIA:SI PUÓ USCIRE DALL’OMBRA

Grande affluenza giorno 26 marzo per il convegno sull’Epilessia voluto fortemente da Sergio D’angelo e sostenuto dall’Avis con il patrocinio del comune di Chiaramonte Gulfi. L’obiettivo è stato quello di presentare l’epilessia ai ragazzi della scuola media e dell’istituto alberghiero di Chiaramonte per far uscire dall’ombra tutte quelle persone affette da epilessia che non riescono ad emergere da questo stato di indifferenza e di emarginazione dove li spinge la società.

I medici presenti, il dott. Maurizio Elia neurologo (oggi direttore dell’unità operativa di neurologia e neurofisiopatologia clinica e strumentale, associazione Oasi Maria S.S. Troina), il dott. Giuseppe Muraglie neurologo di Modica e la dottoressa Gemma Incorpora pediatra, hanno fatto conoscere la patologia partendo dalla sua storia. Una volta chi era epilettico veniva considerato un soggetto che possedeva del soprannaturale benigno o maligno come se avesse recato un’offesa al divino. Si racconta che dal tipo di crisi si capiva il legame con la divinità di riferimento e venivano considerati per queste crisi dei profeti.

Bisognerà aspettare il V secolo per iniziare a studiare l’epilessia scientificamente, somministrando i primi farmaci che provocavano vomito o salassi o ancora facendo dei massaggi, si pensava anche che era una malattia contagiosa e per dare loro una vitalità da eroe veniva messo in bocca il sangue di un eroico gladiatore. Nel 700 venivano messi in una botte con coltelli o ancora nell’800 rinchiusi nei manicomi e picchiati. Anche Raffaello nel quadro sulla Trasfigurazione rappresenta, tra la gente che assiste all’evento, un uomo che sta avendo una crisi epilettica trattenuto dagli uomini presenti. Si racconta che a curare un caso di epilessia fu proprio S. Valentino, dopo questo episodio diventa il protettore. Bisognerà aspettare il 1948 per vedere i primi medici che studiano l’epilessia come malattia, ricordiamo Jackson prima e Penfield poi, mentre negli anni 50 avremo W. G. Lennux e Henri Gastaut.

Chi è affetto da Epilessia ha dei segni evidenti, così visibili che possono spaventare chi assiste impotente ad una crisi . L’epilettico è una persona normale che conduce una vita normale ma ha delle crisi che si ripetono, provocate dall’eccitabilità del cervello. La malattia si manifesta con maggiore possibilità nei bambini e negli anziani e le cause che la provocano sono migliaia. Se ci si trova davanti ad un soggetto con crisi epilettica occorre porlo su un fianco e appoggiargli la testa su un cuscino, si raccomanda di non mettere niente in bocca, se le crisi hanno durata superiore ai 5 minuti allora bisogna chiamare il 118.

Gli epilettici possono guarire o condurre una vita normale con il giusto dosaggio di farmaci, bisogna solo ricordare che alcuni sport possono essere fatti ma in presenza di altri come: nuoto, bici,ecc. Anche le luci delle discoteche possono dare fastidio. “Ho voluto dar vita a questo convegno con l’obiettivo di voler informareformare, per quanto sia possibile ,Tutti.- spiega Sergio D’angelo- Per tutti intendo sia chi è epilettico, che ha paura di esserlo e decide di restare nell’ombra anche perché influenzato dall’ignoranza della società, sia per permettere agli altri di essere in grado di intervenire trovandosi davanti un soggetto che vive una crisi.- Sottolinea Sergio- Un ruolo determinante viene assunto dalla società perché dobbiamo riuscire a farci spazio in questo mondo Cattivo e superare i pregiudizi e le dicerie popolari.

Fortunatamente non ci troviamo nei secoli passati quando chi era epilettico veniva torturato o ucciso”. Con una frase Sergio riesce a spiegare e a regalare un’ immagine su cosa si prova durante una crisi: “Aspro cado nell’ombra del silenzio, questo è quello che ci accade.” Ricordiamo che ogni prima domenica di maggio si tiene la giornata dell’epilessia in tutta Italia e a Troina vi è l’Istituto e cura a carattere scientifico- laboratorio di neurofisiologia clinica. L’Avis come il comune si mostrano contenti nell’essere stati i partner di questa iniziativa che ha coinvolto  scuole, medici, insegnanti, infermieri del pronto soccorso e la cittadinanza.

Essere epilettici non significa essere emarginati ma con le dovute accortezze si può diventare dei GRANDI, come Socrate, Cesare, Alessandro Magno, Napoleona,Tasso, Caravaggio, Dostoeskij, Van Gogh anche loro epilettici.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it