EMERGENZA IMMIGRATI: RAGUSA MODELLO DA ESPORTARE

Dopo gli sbarchi degli ultimi giorni, nella tardi mattinata di oggi nella sede dell’ASP,  si è svolto  un incontro tra il Commissario Straordinario, Angelo Aliquò ed una delegazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità composta dai dott.ri  Santino Severoni e Giuseppe Annunziata. Presente anche il dott. Francesco Bongiorno, esperto in politiche dell’immigrazione dell’Assessorato regionale alla Salute e la dott.ssa Bora Dushku, Consigliere Politico Giustizia Affari Interni Africa dell’Ambasciata britannica.

Francesco Bongiorno, consulente per le politiche di immigrazione dell’ Assessorato Regionale alla Salute ha detto “la presenza dell’attuale  delegazione   serve a fare una fotografia della realtà nella nostra regione. Prima della riunione  nell’Azienda Sanitaria,  la delegazione aveva avuto un  incontro nella  Prefettura di Ragusa,  “e,  il modello Ragusa si distingue per essere una realtà fattiva perché votata al fare. Aliquò, intervenendo, “concordo su quanto appena detto dal dott. Bongiorno sul fatto che Ragusa rappresenta, certamente, un modello a cui riferirsi, questo è stato possibile grazie all’impegno che la Prefettura di Ragusa ha sempre dimostrato, sin dall’adozione del Piano Provinciale di Soccorso e Assistenza  in Emergenza sbarchi del 2010, Piano  che ha sancito,  nelle propria essenza,  la realizzazione di una rete tra le istituzioni  ed il volontariato. Una pianificazione che contiene tutte le informazioni relative alle caratteristiche del territorio provinciale interessato agli sbarchi e alla rete di monitoraggio e allertamento.”

“La nostra presenza  oggi qui in qualità di un’organizzazione che fa capo a 53 regioni del mondo, non è quella di  svolgere un compito ispettivo –  ha detto  Santino Severonicoordinatore del programma salute emigrazione dell’ ufficio regionale europeo dell’ Oms – ma,  con una situazione allarmante come quelle degli ultimi giorni,  non potevamo stare a guardare. L’ obiettivo dell’ Oms è verificare che non ci sia alcuna emergenza sanitaria e lavorare sulla prevenzione in vista dei grandi flussi migratori.  Ancora “Incontreremo – dice Severoni – tutti i referenti della  regione interessati alla problematica valuteremo tutto. Ci interessa una fotografia globale, anche le criticità esterne alla questione salute. Alla fine produrremo un rapporto per sollecitare gli enti locali con delle raccomandazioni tecniche precise. È importante creare un sistema che sappia affrontare l’ emergenza al di là dei singoli uomini di buona volontà. Accanto ai grossi numeri, c’ è anche la questione del tempo di permanenza dei migranti nelle strutture, le mense che mancano e i centri insufficienti. Ragusa, è una rivelazione piacevole e, infatti,  la conoscenza serve ad elaborare interventi che siano efficaci.”

Il dott. Giuseppe Annunziata, medico dell’OMS,  a sua volta,  ha posto una serie di domande, al Commissario Aliquò,  sul ruolo che l’Asp  svolge all’interno del Centro di prima accoglienza di Pozzallo. “Sul controllo dello stato di salute del migrante; sull’eventuale ospedalizzazione e procedure di dismissione;  sulla segnalazione di eventuali patologie presso le strutture di accoglienza, ha chiesto, altresì,  “informazioni sull’acqua che viene  destinata al consumo umano”, sugli  “Impianti e servizi igienico-sanitari” e sulla Sanificazione”.

Aliquò ha prontamente fornito tutte le necessarie informazioni anche quelle che attengono all’Ente gestore, comune di Pozzallo, relative alle acque urbane reflue e allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani che ha sottolineato “è a carico dei servizi dell’Ente Gestore che provvede in analogia a quello comunale. Invece la qualità e lo stato di conservazione delle derrate alimentari stoccate presso il Centro di primo soccorso ed accoglienza, sono  sottoposti ai regolari  controlli di competenza dell’Azienda Sanitaria anche se il  Centro si avvale di un catering esterno autorizzato. Ha aggiunto, anche,   che secondo quanto richiesto  dal D.M. 2012 le  misure di prevenzione e controllo – sorveglianza epidemiologica  vengono attuate secondo le normative vigenti e per implementare la  protezione  degli operatori impegnati nell’accoglienza e nell’assistenza, l’ASP ha proposto un potenziamento dell’immuno – profilassi vaccinale per le principali patologie a rischio di trasmissione.

 

 

 

 

 

 

 

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