Elezioni, scatta l’ora X con Cassì: “Mi ricandido da uomo libero, fuori dai partiti”. La convention da cui riparte. Per primo. VIDEO

E’ scattata l’ora X per la città di Ragusa e per la competizione elettorale che porterà alle prossime elezioni amministrative. E a far scattare il conto alla rovescia è stato oggi pomeriggio il sindaco attuale Peppe Cassì che ha promosso una convention, dal titolo “A tu per tu”, alla Camera di Commercio gremita di pubblico, servita nei fatti ad annunciare la sua ricandidatura a primo cittadino.

E’ la prima candidatura ufficiale, in buona parte annunciata e se vogliamo anche scontata, pur se non era per forza, ad esempio il sindaco precedente, Piccitto, non si ricandidò. In città il dibattito politico, in verità, è già iniziato da tempo e una pietra, nello stagno, l’aveva lanciata il movimento “Generazione” con a capo Riccardo Schininà (possibile candidato a sindaco) e Gaetano Mauro (figlio del sen. Giovanni Mauro ma in questa esperienza distaccato dal padre) ma, tra dibattiti e riunioni, non si è arrivati ancora ad una possibile convergenza sul nome, anche perché si deve capire bene cosa vuol fare il Partito Democratico con Peppe Calabrese e Nello Dipasquale.

Ed allora capitan Cassì preferisce non stare in panchina ad aspettare e abituato nel ruolo di ala guardia, va già all’attacco. Una partita, quella per le elezioni, che vuole dunque giocare anticipando tutti. Del resto si mormora in città che “Generazione” uscirà il suo nome ai primi di febbraio. Tanto vale, allora, non solo gettare la pietra nello stagno, ma fare anche più onde concentriche. Insomma Cassì annuncia se stesso e spiega, in un discorso in cui si evince l’emozione che lo rende meno principe del foro e più uomo della strada, il motivo per cui ha scelto la strada del civismo. Il suo è un duro attacco ai partiti, definiti “gusci vuoti”, assenti dalla città e lontani dalle esigenze delle persone, che percorrono la strada della “politica fatta da fazioni, di contrapposizioni di idee, di ricerca di potere e poltrone e non la politica per il bene comune, per lo spirito di servizio, per il darsi per la comunità”.

Porta anche esempi, in questo suo ragionamento, come i percorso amministrativo che sta portando al raddoppio della Ragusa – Catania e di cui, dice, da pensatore libero, ha potuto apprezzarne serenamente gli aspetti positivi da riconoscere a chi ne ha avuto meriti, cosa che, per contrapposizioni politiche, non hanno fatto altri esponenti. Cassì, in sostanza, dice che se c’è da dire una cosa, in bene o in male, la dirà non perché sarà imboccato da qualche segreteria politica ma secondo la sua coscienza, una coscienza, ribadisce, che guarda al bene della città.

“Come è stato in questi cinque anni di attività amministrativa svolta in totale libertà e senza preconcetti di varia natura – ribadisce Cassì – Questa è la strada che voglio continuare a seguire. Sarebbe stato molto più semplice accettare l’offerta dei partiti, ho ricevuto quella del primo partito in questo momento al Governo nazionale. Ma ho scelto questa strada di libertà”. Una strada da percorrere da solo? Per nulla. Perché nella seconda e ultima parte del suo discorso Cassì ribadisce la scelta del civismo, spiega che non ci sono azzeramenti tout court (in riferimento alla squadra assessoriale) e lancia l’appello all’aggregazione per associazioni, movimenti, “persone perbene” che vogliono scommettersi per la città in modo disinteressato, per fare le cose che contano, al di fuori del contesto dei partiti. Durante il suo discorso Cassì ha parlato della gratificazione ma anche delle tante responsabilità e difficoltà che ha avuto nel fare il sindaco, delle tante opportunità avute anche rispetto agli incontri istituzionali, dal presidente della Repubblica, che gli ha parlato di Ibla, al Papa, all’incontro quotidiano con i cittadini, alcuni dei quali lodano, altri criticano.

Ma poi ha concluso annunciando la ricandidatura: “Mi piacerebbe continuare, lo dico apertamente adesso, davanti a voi. E’ una strada difficile, ho messo in conto anche la sconfitta, so che ci si sta organizzando per creare un’alternativa, ma comunque lo voglio fare a modo mio, senza condizionamenti e senza segreterie dei partiti, da uomo libero”.  Chi ci sarà al suo fianco? Lo scopriremo a breve. Sembra che di sicuro ci sia già un’intesa con Giorgio Massari e la sua Ragusa Prossima ma anche, probabilmente, con il gruppo ragusano che fa capo all’on. Ignazio Abbate il quale ha mandato i suoi emissari, presenti durante la convention, salvo poi fare lui stesso un colpo di teatro, entrando a fine appuntamento per andare a salutare lo stesso Cassì, come a voler platealmente dire a tutti: “cosa fatta è”.
foto di Salvo Bracchitta

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