Elezioni: problemi a Marina, code autogestite e liste con dati sensibili a vista

Problemi in alcuni seggi elettorali a Marina di Ragusa. Ci vengono segnalati da alcuni nostri lettori che stamani si sono recati alla scuola della frazione marinara per esercitare il proprio diritto al voto ma hanno trovato la sorpresa di non essere presenti tra le liste di alcune sezioni. In particolare nella sezione 29 non risultano iscritti alcuni elettori che, invece, sulla propria tessera hanno indicata proprio la 29. Anche per questo motivo si sono create delle code all’esterno che vengono praticamente autogestite dai cittadini. Alcuni addetti hanno invitato gli elettori a controllare se il proprio nome è presente tra le liste della sezione 29. Su di un banco sono stati sistemati dei fogli con l’elenco per la consultazione ma in molti hanno notato che in questo modo vengono resi noti anche dati sensibili degli elettori stessi. Una situazione che, ci si augura, possa trovare un immediato miglioramento.

Per la cronaca, sono 269.606 i cittadini della provincia di Ragusa che hanno diritto di votare per il Parlamento nazionale e per eleggere il presidente della Regione Sicilia e 70 deputati all’Ars. Secondo i dati divulgati dalla Prefettura, nelle 310 sezioni allestite nelle scuole di tutti i comuni, i ragusani maschi aventi diritto al voto sono 131.095 e le donne 138.511. I residenti all’estero sono complessivamente 28.785.

Si vota fino alle 23. Ieri giornata di silenzio elettorale, ma le polemiche fra i partiti si susseguono come se nulla fosse tramite i social, circuito dove continuano ad arrivare inviti e proclami per il voto da parte di molti candidati. Sono sette i candidati alla presidenza della Regione: Gaetano Armao, sorretto da Italia viva di Matteo Renzi e da Azione di Carlo Calenda; Caterina Chinnici per il Pd e la lista Cento passi di Claudio Fava; Cateno De Luca alla testa di Sicilia vera, Orgoglio siculo, De Luca sindaco di Sicilia, Autonomia siciliana; Nuccio Di Paola per il Movimento 5 stelle; Eliana Esposito per Siciliani liberi; Fabio Maggiore per Italia sovrana popolare; Renato Schifani sostenuto da Forza Italia, Prima l’Italia Lega Salvini, Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, Popolari e autonomisti e Dc.

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