ELEGGERE GLI ORGANI STATUTARI DELL’ASI DI RAGUSA

In un lettera al Commissario Straordinario ASI di Ragusa, d.ssa Giovanna Tutone e per conoscenza inviata al Presidente della provincia, ai Sindaci dei comuni iblei, alla deputazione regionale e alle associazioni di categoria, il segretario generale della CGIL di Ragusa, Giovanni Avola (nella foto), chiede di sapere i motivi per i quali non si intende procedere al rinnovo degli organi statutari del Consorzio Asi. Scelta che dovrebbe essere scontata al completamento delle nomine di competenza delle parti sociali, degli enti pubblici e della Regione in seno all’assemblea consortile. Nomine effettuate mesi fa “Il Consorzio è retto da un commissario, già al terzo mese del proprio mandato, senza che abbia compiuto l’atto fondamentale che poteva giustificarne la nomina e cioè l’approvazione del bilancio. La vicenda del Consorzio si inquadra nella più generale propensione del Governo regionale a commissariare tutto e tutti?, si chiede Giovanni Avola. Altro che commissari! Oggi in Sicilia e in provincia di Ragusa si avverte l’urgente necessità di dispiegare al massimo le energie delle rappresentanze locali per contribuire a rimettere in moto il circuito economico già pesantemente colpito dalla crisi 2009/2010.” Una situazione che alla luce della valutazioni del segretario generale, Avola, appare grave e fonte di conseguenze gestionali negative. “Al Consorzio ASI, scrive Avola, sono ancora bloccati i progetti per il por 2007/2013 per le aree industriali e cofinanziati con i fondi ex Insicem. A dicembre scadono i maggiori benefici per gli impianti fotovoltaici che come è noto hanno un regime autorizzativo più agevole nelle aree industriali. Senza organi consortili nessuna iniziativa “politica” è stata intrapresa per scongiurare lo smantellamento dello stabilimento Socotherm di Pozzallo, così come sul tema del piano paesistico il consorzio non ha potuto evidenziare le interrelazioni del piano con le aree industriali già pianificate. Lo stesso per quanto riguarda il Parco degli Iblei rispetto al quale il venir meno degli organi consortili ha escluso l’ente dal dibattito interistituzionale arrivato alla sua fase conclusiva. Insomma in questa provincia opera un ente regionale che, per giudizio unanime, ha svolto un ruolo positivo per lo sviluppo e, contraddicendo ogni logica e ogni regola di buona amministrazione, si continua a mantenerne bloccata l’attività.” Il segretario generale della CGIL di Ragusa lancia, infine un appello perché la situazione possa sbloccarsi rivolgendosi alle autorità destinatari della nota. “Si arrivi subito alla elezione dei nuovi organismi del consorzio e si promuova un dibattito pubblico tra le forze sociali e politiche della provincia sulla ventilata ipotesi di accorpare il consorzio di Ragusa con quello di Siracusa.  Pertanto occorre  procedere alla convocazione del Consiglio Generale (composto di 59 membri) per eleggere il presidente del Consorzio”.

 

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