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EDISON E SORGENIA MULTATE DALL’ANTITRUST
23 Feb 2013 15:53
Continua con la sua attività di tutela dei consumatori e, dall’agosto dello scorso anno anche delle piccole e medie imprese, dai pericoli delle condotte scorrette e ingannevoli delle grosse aziende: l’Antitrust, Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, dopo aver puntato compagnie telefoniche, società fornitrici di energia elettrica a gas, stavolta è riuscita a sanzionare pecuniariamente Edison e Sorgenia in seguito a numerose segnalazioni dei consumatori.
Molti si sono visti recapitare a casa plichi contenenti contratti accompagnati da lettere di benvenuto senza mai aver dato il consenso ma solo per avere dimostrato interesse ad una telefonata che proponeva a condizioni vantaggiose il cambio di fornitore, alcuni hanno invece ricevuto il contratto intestato ad un utente deceduto mesi prima e tanti altri consumatori hanno denunciato casi simili.
A seguito delle verifiche da parte dell’Autorità, le pratiche adottate per la stipula dei contratti ‘porta a porta’, ma anche quelli telefonici, sono state dichiarate ingannevoli e aggressive: i contratti infatti spesso erano attivati senza sottoscrizione o con firme false o comunque in assenza di una chiara volontà espressa da parte dell’utente. Anche le condotte degli operatori di call center sono state inoltre considerate ingannevoli poichè fornivano informazioni non corrispondenti al vero al fine di far aderire l’utente alla proposta commerciale o omettevano di dare informazioni rilevanti e obbligatorie quali quelle sull’identità del venditore, sulle caratteristiche dell’offerta, sul prezzo o sul diritto di recesso.
“Per fortuna – ha dichiarato l’avvocato Samantha Nicosa di Confconsumatori – oramai c’è molta attenzione da parte degli utenti che hanno scelto di non subire più passivamente, allo sportello infatti riceviamo costantemente reclami relativi a pratiche commerciali ingannevoli di vario tipo. Ricordo inoltre che dall’agosto del 2013 la sanzione pecuniaria che può irrogare l’Antitrust è stata elevata fino a 5 milioni di euro.”
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