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ECCO IL VERO VOLTO DEL SINDACO DI COMISO
21 Dic 2010 21:43
Invece di ascoltare le ragioni dei lavoratori precari del comune, chiude al dialogo e retrocede dalle sue stesse “decisoni “.
Un Sindaco monocratico, che ascolta solo se stesso e che decide per tutti, dimenticando di essere il primo rappresentante dei cittadini comisani, che a prescindere di tutto, ha l’obbligo di ascoltare, le ragioni di chi oggi vive uno stato di debolezza e disagio sociale.
Quanto accaduto oggi a Comiso, non lascia dubbi ad alcun lavoratore dipendente, sulla considerazione che Alfano ha della categoria. Nei giorni scorsi lo stesso sindaco aveva individuato delle figure che, a suo avviso, avrebbero necessitato di più ore lavorative, rispetto alle 18 previste per contratto. Le scriventi OO.SS, dopo avere riunito ed ascoltato le proposte dell’assemblea dei lavoratori precari (stabilizzandi), hanno ricevuto mandato di proporre al primo cittadino una equa distribuzione oraria che non creasse divisioni e discriminazione tra gli stessi lavoratori. Oggi, dopo una ulteriore assemblea sit-in, Alfano ci ha “cortesemente” ricevuti (forse neanche per un minuto e parlando solo lui), chiudendo in maniera ingiustificabile, a qualunque concertazione. Infatti, facendo una clamorosa retromarcia sulle sue stesse decisioni, non solo ha dichiarato che non ci sarà alcun aumento di ore per nessuno, non solo ha preteso che i lavoratori precari mostrassero gratitudine perché li ha stabilizzati, ma ha anche preso le distanze dall’ultima finanziaria del ministro Tremonti che vieta categoricamente aumenti di ore nei contratti, a partire dal 2011. Alfano ha infatti dichiarato davanti a tutti i rappresentanti sindacali e dei lavoratori, che procederà, forse dall’anno prossimo, ad aumentare le ore, a secondo delle segnalazioni che gli arriveranno dai vari dirigenti di settore.
Siamo colpiti dalla illuminata visione del sindaco che considera i lavoratori precari, che da 20 anni contribuiscono a reggere il buon andamento della macchina amministrativa, come usurpatori del lavoro di altri. Questa chiusura totale al dialogo non ci fa sperare in nulla di buono per i lavoratori e per il loro futuro al comune di Comiso a differenza di altri. (r.c.)
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