E’ stato rinchiuso in carcere a Ragusa Vincenzo Vindigni. Ha confessato di essere l’autore dell’omicidio a Vittoria

E’ stato  sottopostodai carabinoieri di Vittoria,  a fermo di indiziato di delitto per omicidio aggravato, tentato omicidio e porto/detenzione illegale di armi da comuni da sparo  Vincenzo Vindigni, 27enne vittoriese, residente a Vittoria – Frazione Scoglitti dove, era avvenuta una sparatoria in cui ha la vita un romeno di 44 anni, Aenachioaie Iulian Florin, e rimasto lievemente ferito un italiano di 57 anni,  Salvatore Maccaione, entrambi del luogo.

In particolare, Vindigni si era presentato spontaneamente presso la Caserma dei Carabinieri di Vittoria confessando di aver esploso, nel piazzale antistante il proprio domicilio sito in località Costa Fenicia e al culmine di un litigio avvenuto per motivi legati alla relazione sentimentale con la propria compagna 31enne di origini romene, alcuni colpi d’arma da fuoco c

 

A riscontro di quanto ricostruito, nel corso delle relative perquisizioni domiciliari e locali, sono state rinvenute diverse tracce ematiche sul luogo dell’evento delittuoso e alcuni bossoli: inoltre, in un canneto situato lungo la strada provinciale che attraversa contrada Berdia, i Carabinieri hanno sequestrato una pistola semiautomatica avente matricola abrasa illegalmente detenuta dall’omicida e un caricatore contenente alcune cartucce inesplose, ivi recuperati grazie alle indicazioni fornite dal citato Vindigni e di cui lo stesso si era disfatto successivamente all’evento delittuoso e prima di consegnarsi spontaneamente ai Carabinieri di Vittoria.

Considerati i gravi indizi di colpevolezza raccolti dagli investigatori dell’Arma, il ragazzo 27enne Vittoriese è stato fermato con l’ accusa di omicidio aggravato, tentato omicidio e porto/detenzione illegale di armi da comuni da sparo.

Nel corso dell’interrogatorio di garanzia in presenza dell’avvocato, il Vindigni ha ammesso le proprie colpe, confermando le accuse addebitategli.

Sono ancora in corso sviluppi investigativi, anche di natura tecnico scientifica, finalizzati a riscontrare le dichiarazioni rilasciate dai protagonisti della drammatica vicenda.

Espletate le formalità di rito, l’omicida è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa (RG), su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Ragusa, dott. Gaetano Scollo.

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